La gestione dello stress idrico in vigneto, approfondimento. Ospite Diego S. Intrigliolo della Spanish National Research Council

Conversazioni sulla Viticoltura Italiana con Giovanni Bigot - A podcast by 4Grapes

L’uso dell’acqua in viticoltura è di grande attualità visto l’andamento siccitoso degli ultimi mesi. A livello globale, regionale e locale le risorse idriche sono soggette ad uno sfruttamento eccessivo e ciò è oggi ampiamente riconosciuto. In tutto il mondo, l’uso sostenibile delle risorse idriche è diventato imperativo per la società, l’ambiente, l’industria e le imprese, e rappresenta un fattore cruciale per le politiche di numerosi governi, settori industriali e soggetti commerciali. In molti vigneti delle regioni aride o semiaride di più recente sviluppo, le precipitazioni annue non soddisfano pienamente i bisogni dei moderni sistemi viticoli. Analogamente, in altre regioni dove la viticoltura si è insediata da tempo, le piogge sono insufficienti o mal distribuite ed è quindi difficile garantire un’offerta produttiva adeguata in termini qualitativi e quantitativi (forse pretendiamo di produrre oltre il sostenibile), visti i molteplici fattori che influiscono sullo stato idrico della vite. L'uso dell'acqua dovrebbe essere pianificato tenendo conto della sua disponibilità locale e dell’impatto del suo consumo sulla qualità stessa dell’acqua e sui livelli delle falde freatiche.  La vite, pianta arido resistente potrebbe essere soggetta a vincoli o al divieto totale nell’uso della risorsa acqua.  Giovanni Bigot ne ha parlato in questo episodio con lcon il ricercatore Diego S. Intrigliolo dello Spanish National Research Council (CSIC), Desertification Research Center (CIDE), CSIC-UV-GV, Valencia, Spain - che da anni lavora sulla problematica dello stress idrico.  Ecco alcune domande che ha trattato con lui:   la Spagna da circa vent’anni ha autorizzato la pratica dell’irrigazione in vigneto (prima vietata) che ha permesso un buon aumento della produttività (e qualità?); è stata una buona scelta?   era meglio percorrere altre strade (genetica di portinnesti e di Vitis vinifera, gestione del suolo, forme di allevamento, …) per aumentare la produzione?   da anni il gruppo di lavoro, del quale fai parte, ha messo a punto una nuova proposta per il bilancio idrico del vigneto, metodi di misura del contenuto idrico del terreno e della vite, finalizzato all’ottimizzazione dell’irrigazione; ci puoi sintetizzare questa nuova esperienza e proposta operativa al viticoltore?   quali interventi pratici si possono consigliare al viticoltore che dispone del bilancio idrico del suo vigneto ma deve gestire input e output tecnici spesso in competizione tra loro?   tra i molti effetti dello stress idrico viene segnalata la sua influenza sullo sviluppo radicale e sulla differenziazione delle gemme; hai fatto ricerche/esperienze su queste tematiche?   che cosa consigli al viticoltore che deve effettuare una nuova piantagione?   io immagino la preparazione del suolo (per favorire l’approfondimento dell’apparato radicale), e in sintesi tutto ciò che può migliorare la resilienza della vite; cosa ne pensi?