Episodio 66. I Carabinieri nelle operazioni in Africa Orientale Italiana (Cheren, Amba Alagi, Culquaber)

La Storia dei Carabinieri - A podcast by Flavio Carbone - Mercoledì

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Care amiche, cari amici, benvenuti ad una nuova puntata del nostro podcast. L'episodio è dedicato al ruolo e alle attività condotte dai Carabinieri nelle operazioni in Africa Orientale Italiana (Cheren, Amba Alagi, Culquaber). Nell’epica dell’Arma in particolare Culquaber rappresenta un momento molto importante e quasi trascendentale che non poteva mancare in questa nostra chiacchierata. Dunque cercheremo di spiegare un po’ la situazione generale in AOI e quindi quello che fu il ruolo dei militari dell’Arma. Vi ricordo che questo è l’episodio numero 66 e siamo nella quarta stagione. Alcuni spunti che troverete nell'episodio. Uno stralcio del Bollettino delle Forze Armate n.539 del Quartier Generale delle Forze Armate datato 23 novembre 1941 così recita: “In Africa Orientale, nel pomeriggio del 21 novembre, gli indomiti reparti di Culqualber-Fercaber, dopo aver continuato a combattere anche con le baionette e le bombe a mano, sono stati infine sopraffatti dalla schiacciante superiorità numerica avversaria. Nell’epica difesa si è gloriosamente distinto, simbolo del valore dei reparti nazionali, il Battaglione Carabinieri Reali [sic!], il quale, esaurite le munizioni, ha rinnovato sino all’ultimo i suoi travolgenti contrattacchi all’arma bianca. Quasi tutti i Carabinieri sono caduti”. Per i fatti di Culquaber alla bandiera fu conferita la medaglia d’oro al valor militare con DPR 7 aprile 1949 con la seguente motivazione: «Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rafforzare un caposaldo di vitale importanza vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa l'impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell'intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l'ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e là contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa ed impari lotta corpo a corpo nella quale comandante e carabinieri, fusi in un solo eroico blocco simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell'Arma. Culquaber (A.O.), agosto-novembre 1941 (per il 1° Gruppo Carabinieri Reali mobilitato in Africa Orientale)». Ma il 21 novembre è importante anche dal punto di vista religioso. Infatti, L’11 novembre 1949 Papa Pio XII, accogliendo l’istanza avanzata dall’Ordinario Militare per l’Italia, Arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, promulgò un Breve Apostolico sul postulato mariano dell’Arma dei Carabinieri, indicando quale patrona dell’Arma la VIRGO FIDELIS, individuando proprio nel 21 novembre la data della celebrazione, in cui cade la festa religiosa della Presentazione di Maria Vergine, ma anche l’anniversario di Culqualber. Fonti consultate: Giorgio Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, Torino, Einaudi 2005. I Carabinieri 1814 – 1980, Roma, Ente Editoriale per l’Arma dei Carabinieri, 1980.