#148 – Immuni
Pillole di Bit - A podcast by Francesco Tucci - Lunedì
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L'app per il contact tracing è uscita e ci sono un sacco di persone in giro che dicono tutto e il contrario di tutto. Ho cercato di fare il punto tecnico, delle polemiche mi importa poco. Il video di Matteo Flora da vedere assolutamente Un articolo di DDAY.it dove viene descritto molto bene il funzionamento dell'app Il video di Bressanini su acqua, ghiaccio e sale Pillole di Bit (https://www.pilloledib.it/) è un podcast indipendente realizzato da Francesco Tucci, se vuoi metterti con contatto con me puoi scegliere tra diverse piattaforme: - Telegram (o anche solo il canale dedicato solo ai commenti delle puntate) - TikTok (per ora è un esperimento) - Twitter - BlueSky - Il mio blog personale ilTucci.com - Il mio canale telegram personale Le Cose - Mastodon personale - Mastodon del podcast - la mail (se mi vuoi scrivere in modo diretto e vuoi avere più spazio per il tuo messaggio) Rispondo sempre Se questo podcast ti piace, puoi contribuire alla sue realizzazione! Con una donazione diretta: - Singola con Satispay - Singola o ricorrente con Paypal Usando i link sponsorizzati - Con un acquisto su Amazon (accedi a questo link e metti le cose che vuoi nel carrello) - Attivando uno dei servizi di Ehiweb Se hai donato più di 5€ ricordati di compilare il form per ricevere i gadget! Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia Ciao a tutti e bentornati all’ascolto di Pillole di Bit, questa è la puntata 148 e io sono, come sempre, Francesco. Ebbene sì, è uscita, se ne parla bene e male, ma soprattutto si dicono un sacco di fesserie. Sto parlando della famosa, benedetta, maledetta, famigerata app sul contact tracing che è disponibile in Italia dal 3 giugno 2020: Immuni. Non la volevo fare questa puntata, ma poi ho scritto 2 tweet e ho scoperto che sì, sarebbe necessario capire un po’ di più prima di parlare. Spero di esservi di aiuto. In questa puntata cercherò di andare a fondo su alcune parti tecniche, isolandomi dalla polemica, dall’effettiva utilità e dalle mille parole sbagliate che sono state detto, che leggo e che mi fanno sanguinare gli occhi. Parleremo di questi punti principali 1: perché è open source e cosa vuol dire 2: come funziona il tracciamento e la notifica 3: perché funziona solo su alcuni telefoni Mi limito a questi punti se no poi la puntata arriva a 5 ore e mi pare eccessivo. Primo punto di oggi. Perché l’app è open source, perché è stato chiesto a gran voce che lo fosse e cosa vuol dire. Un software, quando viene sviluppato, può essere con sorgente aperto o chiuso, ne abbiamo già parlato più volte su queste frequenze digitali, ma è bene riprendere il filo. Se io scarico un’app che non ha i codici sorgenti aperti, la installo, la uso, vedo come funziona, ma non so di preciso cosa fa l’app all’interno. Faccio un banale esempio. Ho un’app che mi permette di giocare a tris contro il telefono. Anche se so che l’unico modo di vincere è non giocare. La scarico, la apro, ci gioco, mi diverto, la chiudo. Fine. Non so però se l’app, quando la apro invia allo sviluppatore alcuni dati come il numero di serie del mio telefono, data e ora di apertura e chiusura, reti wifi che il mio telefono vede in quel momento. Possono essere semplici dati di telemetria che lo sviluppatore usa per tenere sotto controllo l’app, ma potrebbero, se elaborati in un certo modo, capire dove mi muovo e quando, sapendo quali reti wifi vedo nelle vicinanze. I sistemi operativi moderni, quando un’app chiede accesso ad aree sensibili, chiedono conferma. Ad esempio se l’app che mi fa giocare a tetris chiede l’uso del GPS o del microfono, prima di concedergli l’accesso mi devo porre qualche domanda: che se ne fa? Se la stessa app ha il sorgente aperto e pubblicato, tipicamente su Github, chiunque, basta che sia in grado di leggere e capire la programmazione, potrebbe vedere