#145 – 100€ per un cavo

Pillole di Bit - A podcast by Francesco Tucci - Lunedì

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Spesso si tende a minimizzare i lavoro altrui pensando "eh, ma mi ha chiesto 100€ per collegare un cavo di rete". In questi 10 minuti vi racconto cosa c'è dietro a quei 100€ e perché, a conti fatti, forse sono anche pochi. Pillole di Bit (https://www.pilloledib.it/) è un podcast indipendente realizzato da Francesco Tucci, se vuoi metterti con contatto con me puoi scegliere tra diverse piattaforme: - Telegram (o anche solo il canale dedicato solo ai commenti delle puntate) - TikTok (per ora è un esperimento) - Twitter - BlueSky - Il mio blog personale ilTucci.com - Il mio canale telegram personale Le Cose - Mastodon personale - Mastodon del podcast - la mail (se mi vuoi scrivere in modo diretto e vuoi avere più spazio per il tuo messaggio) Rispondo sempre Se questo podcast ti piace, puoi contribuire alla sue realizzazione! Con una donazione diretta: - Singola con Satispay - Singola o ricorrente con Paypal Usando i link sponsorizzati - Con un acquisto su Amazon (accedi a questo link e metti le cose che vuoi nel carrello) - Attivando uno dei servizi di Ehiweb Se hai donato più di 5€ ricordati di compilare il form per ricevere i gadget! Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia Ciao a tutti e bentornati all’ascolto di Pillole di Bit, questa è la puntata 145 e io sono, come sempre, Francesco. Qualche tempo fa parlavo con mio fratello che si lamentava del fatto che l’installazione del router della fibra della sua casa nuova, accadeva poco prima del lockdown, sarebbe costato 100€. Mi ha quindi chiesto se l’attività fosse così complessa e se potesse farla lui, così da risparmiare tutti quei soldi. Gli ho risposto pressapoco così: “Guarda, il router te lo danno loro già configurato, tu devi collegare un cavo di rete allo scatolotto che è collegato alla fibra e lo devi attaccare alla porta 1 del router, poi accendi il router. Aspetti un minuto circa, ti colleghi alla WiFi e verifiche che funzioni”. La sua risposta, tra una parolaccia e l’altra è stata, semplicemente “scusa, si prende 100€ per collegare un cavo?” E qui veniamo al punto. Sembra troppo spesso che alcune attività di tipo manuale e tecnico siano cose facili e rapide al punto da non avere nessun valore professionale, e quindi economico, percepito. Adesso provo a spiegarvi, in maniera molto dettagliata, cosa vuol dire “vado a collegare un cavo a casa del cliente”. Ve lo faccio come se il fornitore fossi io, ma voi immaginatelo come se il fornitore fosse il fornitore di un qualunque servizio a pagamento che vi serve. Devo chiamare il cliente e se lo trovo subito sono fortunato, se no dovrò chiamarlo anche 2 o 3 volte, perché ovviamente lui ha una vita e non potrà rispondermi, poi dovrò cercare un momento libero della sua vita da incastrare con il mio calendario lavorativo, momento che stimiamo in circa un’ora e mezza per attaccare un cavo, ma ci arriviamo. Trovato il momento, vivo tranquillo fino a quel giorno. Ma potrebbe chiamarmi e spostarlo, quindi devo interrompere del lavoro che sto facendo per cercare un’altra data da contrattare. Avete mai avuto a che fare con il calendario degli impegni di un cliente? Oppure avete mai dovuto organizzare un incontro con un tecnico qualunque, tipo l’idraulico? Trovare il momento giusto è frutto di una contrattazione vera e propria. Arriva il giorno giusto Parto con circa mezz’ora di anticipo e mi reco verso il domicilio del cliente con la mia auto di servizio, che ho acquistato, per la quale pago bollo e assicurazione, per muoverla ci metto la benzina e tutto questo ha un costo al km. Arrivo dal cliente e devo cercare parcheggio, in certi casi ci vanno anche venti minuti, potrei anche doverlo pagare il parcheggio. Suono il campanello e ho una remota possibilità, diciamo un 5%, che il cliente non ci sia perché se ne è scordato. Ricomincia tutto da capo, dopo