#140 – USB
Pillole di Bit - A podcast by Francesco Tucci - Lunedì
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Una rapida carrellata dal lentissimo USB1 al moderno USB3.2 e poi USB-C, con qualche lacrimuccia dal passato. Pillole di Bit (https://www.pilloledib.it/) è un podcast indipendente realizzato da Francesco Tucci, se vuoi metterti con contatto con me puoi scegliere tra diverse piattaforme: - Telegram (o anche solo il canale dedicato solo ai commenti delle puntate) - TikTok (per ora è un esperimento) - Twitter - BlueSky - Il mio blog personale ilTucci.com - Il mio canale telegram personale Le Cose - Mastodon personale - Mastodon del podcast - la mail (se mi vuoi scrivere in modo diretto e vuoi avere più spazio per il tuo messaggio) Rispondo sempre Se questo podcast ti piace, puoi contribuire alla sue realizzazione! Con una donazione diretta: - Singola con Satispay - Singola o ricorrente con Paypal Usando i link sponsorizzati - Con un acquisto su Amazon (accedi a questo link e metti le cose che vuoi nel carrello) - Attivando uno dei servizi di Ehiweb Se hai donato più di 5€ ricordati di compilare il form per ricevere i gadget! Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia Ciao a tutti e bentornati all’ascolto di Pillole di Bit, questa è la puntata 140 e io sono, come sempre, Francesco, sempre al solito posto, spesso con un po’ di mal di schiena. Devo essere sincero, questa puntata doveva essere sull’immane figura di cacca fatta dal sito dell’INPS nella giornata della richiesta del bonus di 600€ per le Partite IVA, non per gettare benzina sul fuoco, ma per capire bene cosa può essere successo, cosa hanno sbagliato, cosa hanno inventato e compagnia cantante. Ma non me la sono sentita, quindi riprendo, anche se ancora in quarantena, la normale programmazione con i contenuti standard di Pillole di Bit. Non cancello la puntata sull’INPS, ma magari tra un po’. La storia dell’informatica è costellata da invenzioni e da evoluzioni di queste invenzioni, a volte sono evoluzioni di contorno, a volte sono evoluzioni epocali che possono essere chiamate anche rivoluzioni. Tanti anni fa, quando ho iniziato a usare il computer, facevo le scuole medie, era il 1990 circa, il computer si accendeva con un floppy da 5 pollici e un quarto a 360KB dentro il quale c’era il DOS. La tastiera era collegata al PC con il connettore PS2 e la stampante con la porta parallela. Ecco partiamo da qui. I modi per far comunicare le periferiche con il computer non erano moltissimi, i due più usati erano la seriale RS232 e la porta parallela. La differenza sostanziale tra i due metodi di comunicazione era la modalità di trasmissione dei dati. In parole semplici, per trasmettere un byte, composto da 8 bit, nella seriale gli 8 bit venivano trasmessi uno dopo l’altro su un solo filo, nella parallela, venivano trasmessi tutti insieme, su 8 fili diversi. La connessione parallela quindi aveva un connettore con più pin e un cavo con molti più fili rispetto alla connessione seriale che invece aveva il connettore più piccolo e il cavo con meno fili, ma non solo 2. Ovviamente trasmettere 8 bit tutti insieme era nettamente più veloce che trasmetterli uno dopo l’altro. Ma i tempi cambiano e i dati aumentano, da 8 si passa a 16, 32 e 64 bit. Trasmettere in parallelo tutti questi dati iniziava a diventare un problema, avere tutti questi fili in un cavo era oltremodo complesso e tenere in sincrono i dati in parallelo era molto difficile. Le velocità aumentavano e quindi ci si è accorti che avere una trasmissione seriale molto veloce era molto più semplice e conveniente di una connessione parallela. Un altro dettaglio non da poco, che gli ascoltatori giovani ignorano completamente, è che un dispositivo seriale o parallelo, se non era connesso all’accensione del PC, non veniva visto dal sistema fino al riacvvio del sistema operativo. Questo avveniva anche con le tastiere e i mouse PS2. La vita non era così