#126 – Iniziare a programmare
Pillole di Bit - A podcast by Francesco Tucci - Lunedì
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Mattia mi ha scritto tramite il form del sito e mi ha proposto una bella idea. La puntata di oggi è dedicata a chi vuole iniziare a programmare e non sa da dove partire. Pillole di Bit (https://www.pilloledib.it/) è un podcast indipendente realizzato da Francesco Tucci, se vuoi metterti con contatto con me puoi scegliere tra diverse piattaforme: - Telegram (o anche solo il canale dedicato solo ai commenti delle puntate) - TikTok (per ora è un esperimento) - Twitter - BlueSky - Il mio blog personale ilTucci.com - Il mio canale telegram personale Le Cose - Mastodon personale - Mastodon del podcast - la mail (se mi vuoi scrivere in modo diretto e vuoi avere più spazio per il tuo messaggio) Rispondo sempre Se questo podcast ti piace, puoi contribuire alla sue realizzazione! Con una donazione diretta: - Singola con Satispay - Singola o ricorrente con Paypal Usando i link sponsorizzati - Con un acquisto su Amazon (accedi a questo link e metti le cose che vuoi nel carrello) - Attivando uno dei servizi di Ehiweb Se hai donato più di 5€ ricordati di compilare il form per ricevere i gadget! Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia Ciao a tutti e bentornati all’ascolto di Pillole di Bit, questa è la puntata 126 e io sono, come sempre, Francesco. Parto da una richiesta che mi è arrivata sul modulo dei contatti del sito. Questo anche per dirvi che se avete idee da proporre non fatevi problemi, me le scrivete e io ci penso su e magari ne esce una puntata. Mattia mi ha chiesto come fare ad avvicinarsi alla programmazione, da dove partire e cosa studiare. La domanda, di per sé, dovrebbe prevedere una risposta di una vastità tale che potrei smettere di parlare solo tra 7 o 8 anni, ma Pillole di bit è un podcast breve, quindi dovrò fare un po’ di selezione degli argomenti da trattare. Partiamo dalle basi e da cosa vuol dire programmare. Non vuol dire scrivere programmini, ma molto di più. Programmare vuol dire mettere ordine e creare una procedura rigida e ben definita per un’azione che si deve fare, solitamente in modo ripetuto Ok, detta così forse fa un po’ paura, la rendo più accessibile. La mattina, molti di noi, ad una certa ora hanno la sveglia che suona, imprecano, la spengono si alzano e vanno in bagno. Se ci si dimentica di staccarla il sabato, prima si impreca per essersene dimenticati, ma poi la si spegne e si continua a dormire. Se hai due gatti no, loro ti svegliano sempre, senza la sveglia indipendentemente dal giorno della settimana, ma questa è un’altra storia. Il programmatore che fa? Prende questa cosa assolutamente umana e ne fa uno schema che identifica le azioni Dormo La sveglia suona La spengo Impreco Che giorno è oggi? Se è sabato impreco di nuovo, poi torno a dormire Se non è sabato mi alzo Vado in bagno Bene abbiamo appena messo in piedi un semplice algoritmo con una condizione. Se è sabato faccio una cosa, se è domenica ne faccio un’altra. Questo piccolo algoritmo lo posso enunciare a voce come ho appena fatto, lo posso scrivere, oppure posso farci un piccolo schema con le frecce che indicano le azioni. Sto programmando senza un computer. Torniamo a noi, ai computer e alla programmazione. Solitamente si scrive un programma per cercare di risolvere un problema o per ottenere una funzionalità nuova. Per fare un esempio concreto, Alex Raccuglia ha sviluppato il programma che io uso per montare i podcast perché ha pensato “montare podcast è una noia mortale, è lungo e il tempo che ci spendo mi impedisce di registrare altri podcast. Allora viluppo questo programma così ottengo il risultato di avere più tempo mentre il computer mi aiuta e mi velocizza il lavoro” Alex Raccuglia ha identificato un problema, ci ha lavorato, ha speso del tempo e ha ottenuto un programma, adesso si dice app, che fa più figo ed è al passo con i tempi, che h