Pillola 07 - Bonus mobilità: cosa poteva andare storto?

NOIS3 about Design - A podcast by NOIS3

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Lo scorso 4 maggio il Ministero dell’Ambiente ha annunciato l’arrivo del bonus mobilità e abbiamo visto immediatamente i nostri sogni sfrecciare su monopattini elettrici e bici a scatto. Vuoi per la vicinanza al 5 maggio ma siccome immobile, dato il mortal sospiro, è stato un attimo a non filare né in elettrico, né tutto liscio. Che è successo? I sistemi di pubblica amministrazione utilizzano SPID per verificare l’identità di chi richiede il bonus, e poi? Poi abbiamo aspettato il 3 novembre, altra data da tenere presente perché è il nostro click day. In quel momento tutte le persone interessate si sono messe digitalmente in fila e questa fila ha toccato un’attesa anche di 500mila domande. Come lo so? C’ero anch’io ma quando ho provato ad aprire l’app di SPID per fare il login... Rotta. Kaput. Orba di tanto spiro. Mi ha salvato un’intuizione che racconto in questa nuova pillola di NOIS3 about Design.Possiamo basare un sistema così importante su una casualità? Se uno deve reggere botte di centinaia di migliaia di utenti concorrenti di un'infrastruttura e dalla prima mattina l'infrastruttura crolla direi che gli stuzzicadenti non sono i pilastri più indicati, ma mica per solidità, ma almeno per numero di stuzzicadenti deployati. Insomma, l’ennesima dimostrazione di quanto a vista si navighi sulle politiche del digitale in questo Paese.A voi come è andata? Vi di raccontarmelo? Nel frattempo vi aspetto qui, buon ascolto con: Pillola 07 - Bonus mobilità: cosa poteva andare storto?