DIO IN UNA LACRIMA #4 - La bellezza e la chimica

Monologato - A podcast by Filippo Ruggieri

Il mondo non è fatto per i giusti, e con questo termine intendo le persone che cercando di andare verso il miglioramento interiore, ovviamente senza riuscirci ma con il desiderio di provarci, tra un inevitabile fallimento e l'altro.  Sta diventando impossibile darsi la possibilità di conoscersi, le società gira attorno all'egocentrismo sfrenato di ognuno come una ruota che non può fermarsi, cambia solo postazione. L'unica logica che la maggior parte delle persone è quella del piacersi sotto un aspetto chimicamente rassicurante, anche se tutto il resto è ricoperto da disgrazia. Non importa se io possa essere giusto per te, intendo che io posso agevolare le zone di luce, conta solo che la mia bellezza sia di tuo gradimento. Conta che ti piacciano le smorfie, il modo in cui ti guardo, il ruolo che recito. Non sono mai riuscito ad avere un rapporto sincero con qualcuno mentre ero qualcosa che di più simile si avvicinasse a me stesso, a meno che non si trattasse di certi amici. Finisci per perderti e poi ritrovarti. Poi riperderti e ancora ritrovarti. Proviamo quello che abbiamo bisogno di provare, sentiamo quello che abbiamo bisogno di sentire. Facendo la fila per il bagno, mi sono ritrovato a condividere il silenzio con una ragazza un po' istrionica. Non ho detto nulla, ho ascoltato i suoi tentativi di attirare attenzione a sé e mi sembrava strano, visto che era dotata di una bellezza estetica di qualità. Percepisco che potrei piacerle, sento del feeling nell'aria, non accade spesso, non sono uno che si fa illusioni e se sento delle cose me le tengo per me.  Finita la cena la vedo col suo fidanzato. Mi lancia uno sguardo e mi fa tipo una battuta, io mi limito a fare una smorfia e con poca sorpresa mi rendo conto che il suo fidanzato è molto simile a me a livello fisico. Abbiamo lo stesso look. Evidentemente le piacciono i ragazzi rasati con la barba e con quell'attitudine lì che mi accumuna a quel ragazzo.  Tutto quà.  Ho aspetti molto più interessanti del mio aspetto fisico. Non mi sto screditando, mi piaccio molto, da adolescente ero un narcisista sfegatato, poi chiaramente ho dovuto fare i conti con la perdita dei capelli e anche se ho sempre affrontato la cosa a testa alta, senza mentirmi, in qualche modo l'uso che facevo del mio cuoio capelluto era il centro del mio stile e questo ha influenzato non poco il mio giudizio personale sulla mia estetica. In ambienti molto giovanili ad esempio mi sento oggettivamente brutto, anche quando sono in forma. Gioco sul fascino, ma è una carta che non sempre mi va di forzare.  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices