IL FUTURO NEL PASSATO in italiano: Come si Forma e Quando si Usa?

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme! - A podcast by Graziana Filomeno - italiano online

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In questo video andremo a vedere una regola grammaticale molto interessante che crea spesso molta confusione tra gli studenti di italiano. A cosa mi riferisco? Semplice, al temutissimo FUTURO NEL PASSATO! Non perderti questa lezione!   Condizionale Presente o Condizionale Passato? Immaginate di stare parlando al passato, di qualcosa che è successo in un tempo passato. Bene, se poi volete parlare di qualcosa che è avvenuto dopo rispetto a quel tempo di cui state parlando (cioè nel futuro rispetto a quel tempo passato), ma che comunque, rispetto a oggi che lo raccontate, è già accaduto e quindi è passato, ecco: quello è il FUTURO NEL PASSATO.  Quando possiamo parlare di futuro nel passato? Affinché si possa parlare di futuro nel passato, sono necessarie due condizioni: Il verbo della preposizione principale deve essere ad un tempo passato  Il secondo verbo (verbo nella preposizione subordinata) deve esprimere un’azione posteriore all’azione espressa dal verbo principale Come si forma il FUTURO PASSATO? In italiano, per esprimere questo futuro nel passato utilizziamo il CONDIZIONALE PASSATO (e non il presente, come molti dicono, erroneamente).  Per esempio: Quando l’ho invitato, Giorgio ha detto che sarebbe venuto volentieri alla mia festa. Ovviamente, rispetto al presente (il momento in cui ho parlato), queste due azioni sono già avvenute, cioè sono entrambe passate. Tuttavia, rispetto all'invito, l'azione di partecipare alla festa è futura. Vediamo un altro esempio: Non sapevo se avresti fatto in tempo, così avevo già pensato a una soluzione alternativa. Anche in questo caso, le azioni sono passate rispetto al momento in cui si parla, ma l’azione di fare in tempo è futura rispetto a quella di non sapere.  Quindi, ricordate, si deve usare il CONDIZIONALE PASSATO. Tutto chiaro fin qui? Bene vediamo il… FUTURO PASSATO CON VERBI MODALI:  Partiamo facendo subito qualche esempio: Quando l’ho invitato, Giorgio ha detto che sarebbe potuto venire alla mia festa. Come vedete, qui ho utilizzato non solo il condizionale passato, ma il condizionale passato del verbo + un verbo modale. Come vedete, il primo verbo è “essere” o “avere” al condizionale presente (in base al verbo principale che avete), poi si utilizza il participio passato del verbo modale (potuto, dovuto, saputo, voluto) e infine il verbo principale, quello che indica l’azione, all’infinito. Vediamo un altro esempio: Sapevo che non avresti dovuto parlare! Stessa identica cosa! Ma non è finita qua: sentite adesso queste due frasi… Mio fratello mi ha detto che Giorgio sarebbe dovuto andare al bar. Mio fratello mi ha detto che Giorgio dovrebbe essere andato al bar. Secondo voi le due frasi hanno lo stesso significato? NO!!! Quindi fate molta ATTENZIONE! Nel primo caso mio fratello mi ha detto cheGiorgio aveva l’intenzione, aveva la necessità o il dovere di andare al bar dopo. Ed è quindi, effettivamente, il nostro futuro nel passato. Nel secondo caso, invece, quello che mio fratello mi ha detto non è altro che un suo pensiero: cioè lui sta ipotizzando che Giorgio sia andato al bar, non ne ha però la certezza assoluta. Questa forma esprime quindi un’ipotesi su un’azione che probabilmente è successa.  Bisogna precisare che questo può succedere SOLO con il verbo “dovere”. Perché? Perché il verbo “dovere” può esprimere un’ipotesi, se è al presente indicativo o al condizionale e se è seguito da un verbo all’infinito. Per esempio: Paolo ha mal di stomaco. Deve aver mangiato qualcosa di avariato.