Come e quando usare MIGLIORE e MEGLIO in italiano? Spiegazione + Esempi

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme! - A podcast by Graziana Filomeno - italiano online

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In questo articolo ci concentreremo sulle parole “migliore” e “meglio”, che sono molto comuni nell’uso della lingua italiana. Vi sarete sicuramente chiesti anche voi almeno una volta che differenza ci sia tra questi due termini e in quali contesti si usi l’una piuttosto che l’altra. Noi di LearnAmo siamo qui a darvi una mano e a far sparire ogni vostro dubbio.        Differenza tra MIGLIORE e MEGLIO MIGLIORE Partiamo dalle basi: “Migliore” è un aggettivo qualificativo, che pertanto si usa di solito per accompagnare un nome e per descriverne una qualità. Si tratta della forma comparativa di maggioranza dell’aggettivo buono. Il paradigma è irregolare: buono (grado positivo) - migliore (grado comparativo) - ottimo (grado superlativo) La forma “migliore” è invariabile per il maschile e per il femminile; il plurale, invece, è “migliori”, anche in questo caso per entrambi i generi. Vediamo alcuni esempi: Questa giacca è migliore di quella perché è di cotone. La pizza napoletana, secondo me, è migliore di quella romana. Aggiungendo poi l’articolo “il” davanti a “migliore”, questo diventerà un superlativo relativo (come l’inglese “the best”, per intenderci). Vediamo altri esempi: In quel ristorante fanno la pizza migliore della città. Casa propria è il posto migliore del mondo. Il cane è il miglior amico dell’uomo. In questa trasmissione vengono premiati i migliori pasticceri d’Italia. In alcuni casi, poi, l’aggettivo “migliore” può essere sostantivato, e venire quindi usato come nome, come sostantivo. L’esempio più comune è: Grazie, sei il migliore!   MEGLIO “Meglio” invece, è un avverbio, e pertanto affianca sempre un verbo. Si tratta del grado comparativo dell’avverbio bene. Il paradigma, anche in questo caso irregolare, è: bene (grado positivo) - meglio (grado comparativo) - ottimamente / benissimo (grado superlativo) Essendo un avverbio, “meglio” si usa come tale. In pratica significa letteralmente “in modo migliore”. Quindi, ad esempio: Se non avete capito, provate a rileggere meglio. Maria sa parlare portoghese molto meglio di me. E voi direte: Tutto qui? È così semplice? Beh, non esattamente. POSSONO ESSERE INTERCAMBIABILI? Nell’italiano parlato, l’avverbio “meglio” tende ad essere usato al posto di “migliore”, e quindi con la funzione di un aggettivo, nonostante sia in realtà un avverbio. Quindi troverete che, in effetti, la parola “meglio” è decisamente più ricorrente nel parlato colloquiale rispetto alla parola “migliore”. Vediamo alcuni casi in cui si usa l’avverbio “meglio” al posto dell’aggettivo “migliore”. Come calciatore, Giacomo è meglio di suo fratello. Ho notato che il tuo tedesco è molto meglio rispetto a qualche mese fa. Il prosecco è buono, ma secondo me il rosé è meglio. Ho assaggiato le lasagne sia al pesto sia ai funghi, ma devo dire che sono meglio quelle ai funghi. Vi posso rassicurare dicendo che si può tranquillamente utilizzare “meglio” in questi contesti perché sono andata a spulciare sul sito dell’accademia della Crusca e sì, in questo uso, si può tranquillamente utilizzare “meglio”, specie se in contesti colloquiali. Non fatelo, però, se volete utilizzare migliore nel senso di superlativo relativo!   PEGGIORE e PEGGIO È importante notare che tutto ciò che abbiamo detto finora si applica anche all’aggettivo “peggiore” e all’avverbio “peggio”, ovvero i contrari di “migliore” e “meglio”. Anche in quel caso, infatti, l’avverbio “peggio” può essere usato come un aggettivo.   Vediamo adesso un dialogo nel quale “meglio”, “migliore”, “peggio” e “peggiore” appaiono più volte. A - Hai visto il film che hanno mandato ieri sera sul ...