ALTERNANZA di GENERE e SIGNIFICATO in italiano: Spiegazione + Esempi

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme! - A podcast by Graziana Filomeno - italiano online

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In questa lezione parleremo di un fenomeno molto particolare della lingua italiana, noto come “alternanza di genere e significato”. Detto in breve, nella lingua italiana sono presenti alcune parole per le quali i diversi generi (femminile e maschile) corrispondono anche a significati diversi. Si tratta di un fenomeno piuttosto comune, e proprio per questo è importante imparare a non fare confusione tra generi e significati.    Le parole che cambiando genere cambiano anche significato Il fenomeno dell’alternanza di genere e significato può avvenire per diverse ragioni, che possiamo catalogare in due modi. Vediamoli insieme!   Parole che terminano in -o/-a  Prima di tutto, ci sono le parole che terminano al maschile in -o e al femminile in -a, con due significati diversi. Ad esempio: banco (tavolo su cui gli studenti scrivono in classe) / banca (luogo in cui si conservano i risparmi) foglio (pezzo di carta su cui si scrive) / foglia (parte delle piante) bilancio (rapporto tra le entrate e le uscite) / bilancia (strumento per pesare) masso (una grande pietra) / massa (grande quantità)   Parole che terminano in  -e Ci sono poi alcune parole che terminano in -e, le quali possono essere sia maschili sia femminili, ma sempre con un cambio di significato. Queste parole, che hanno significati diversi ma grafia identica, ovvero si scrivono allo stesso modo, si dicono OMOGRAFE. Vediamo alcuni esempi: La fine (= il punto finale) / il fine (= lo scopo) La capitale (= città sede del governo di un Paese) / il capitale (= grande somma di denaro) La fronte (= parte del viso) / il fronte (= linea di combattimento) La volante (= macchina della polizia) / il volante (= parte dell’automobile) Possiamo dire che tutti i casi che abbiamo citato finora sono sporadici, non prevedibili né sistematici. Vi sono però alcuni casi in cui l’alternanza di significato tra maschile e femminile segue criteri coerenti e quindi prevedibili. Vediamone alcuni!   Nomi di pianta e di frutto Un caso molto comune è quello dei nomi di pianta (al maschile) e dei nomi di frutto (al femminile): pesco / pesca pero / pera arancio / arancia melo / mela   Nomi di disciplina e degli studiosi Un altro caso è quello dei nomi di disciplina (al femminile) e i nomi degli studiosi che la praticano (al maschile, sebbene possano essere usati al femminile nel caso si tratti di donne): chimica / chimico matematica / matematico fisica / fisico   Sfumatura di significato differente In alcuni casi molto particolari, poi, l’alternanza di genere produce solo un leggero slittamento di significato: in altre parole, il significato rimane più o meno lo stesso, solo con una sfumatura differente. tavolo (= senso generale del termine) / tavola (= asse di legno, specialmente su cui si mangia; si usa spesso per indicare una tavola apparecchiata) fosso (= grande solco del terreno, anche naturale) / fossa (= scavo praticato nel terreno) Buco (= apertura, cavità per esempio nel terreno o in un muro) / buca (= usato in particolare nel golf)   Parole con etimologia differente Ci sono poi dei casi che non sono propriamente classificabili come “alternanze di genere e significato”, perché riguardano parole con etimologia differente, e che per puro caso si sono sviluppate in maniera simile e ora si scrivono nello stesso modo, ma sono di genere diverso. Vediamone alcune: busto (= parte del corpo) / busta (= involucro di carta, spesso per lettere) maglio (= cilindro di acciaio usato per lavorare il ferro) / maglia (= maglietta, oppure singolo elemento di un intreccio di tessuto o altro materiale) pianto (= atto del piangere) / pianta (= organismo vegetale, albero)