Karadjov: «Gli scatti di David LaChapelle arrivano a Brescia Musei»

Le Interviste di Radio Number One - A podcast by Radio Number One

Categorie:

Nel PN1 di giovedì 9 marzo, con Miky Boselli e Marco Vigno, il direttore di Brescia Musei Stefano Karadjov ha presentato la mostra Nomad in a Beautiful Land. L’esposizione raccoglie gli scatti di David LaChapelle. Il fotografo da sempre rappresenta le contraddizioni dell’American way of life. L’artista ricrea contesti scenografici costruendo dei veri e propri set, con attori e modelli, rappresentati come se fossero protagonisti dei dipinti caravaggeschi.LA MOSTRA – La mostra è organizzata nella pinacoteca Tosio Martinengo, a fianco del settecentesco pittore Giacomo Ceruti, maestro nella rappresentazione della povertà e marginalità sociale. «Ha passato il testimone a LaChapelle, che rappresenta gli stessi argomenti: povertà, miseria e marginalità contemporanea. Abbiamo chiesto al fotografo di raccontare dove sarebbe oggi un immaginario Cristo mendicante tra gli umili. L’esito è stato portfolio Jesus is my Homeboy, con Gesù che si aggira nei ghetti di New York con le prostitute, nelle caserme della polizia, ricreando delle scene evangeliche».L’ESCLUSIVA – Per rappresentare il grande contrasto dell’investimento nell’arte e la povertà estrema che alberga nelle strade di Los Angeles, LaChapelle ha realizzato una foto esclusiva per la mostra. «Ha fotografato una sorta di Rodeo Drive dei poveri: una tendopoli devastante di homeless americani». Le tende sono ricoperte di tessuti griffati Gucci, Hermés e Louis Vuitton, rappresentate di fronte al LACMA di Los Angeles, ovvero il museo d’arte più grande negli Stati Uniti.