Costanzo: «I familiari delle vittime del covid condividono dolore e verità»
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Nel pomeriggio di venerdì 17 marzo, insieme ai Degiornalist – Fabiana Paolini e Claudio Chiari – è stata ospite Gessica Costanzo, giornalista e portavoce dell'Associazione Familiari delle Vittime del Covid-19. «Domani, 18 marzo, sarà la giornata per ricordare le vittime del covid-19, per tutti i familiari e le persone coinvolte sembra passato solo un giorno, ma sono già trascorsi tre anni.» La data scelta per il ricordo è quella della terribile fotografia che raffigura il convoglio dell'esercito che trasporta le bare delle vittime fuori dalla città di Bergamo.L'ASSOCIAZIONE - L'Associazione dei Familiari Sereni e Sempre Uniti, lancia già dal proprio nome un messaggio di unità e di serenità oltre la tragedia. «È nata sull'onda emotiva di ciò che abbiamo vissuto in primis a Bergamo e nel nord Italia, ma in generale in tutto il paese. Nasce con l'obiettivo di condividere storie di dolore ma anche di portare all'attenzione delle persone le omissioni e tutto ciò che dimostra che non è stato fatto il possibile per evitare i decessi».DOLORE E VOGLIA DI VERITÀ - Gessica Costanzo rappresenta l'associazione in qualità di giornalista e cronista che ha sempre raccontato la Val Seriana, zona che si è vista l'epicentro del primo focolaio del nord Italia. «Ciò che mi accomuna a tutti i componenti dell'associazione è il sentimento di dolore, ma anche la voglia di verità che finalmente è arrivata grazie alla chiusura delle indagini della Procura di Bergamo, che han dato la possibilità di riscrivere la storia della prima ondata della pandemia. C'è dolore, rabbia, indignazione, perché nessuno tra gli indagati ha cercato un confronto con i familiari. Ma c'è anche condivisione, volontà di continuare a fare memoria e serenità, cioè dalla tragedia siamo convinti che sia nato qualcosa di positivo».