"C'è ancora domani", Agnetti: «Film che premia la versatilità di Cortellesi»

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Nel corso del PN1 di venerdì 10 novembre, Miky Boselli e Marco Vignoletti hanno intervistato il critico cinematografico Simone Agnetti sul film C'è ancora domani, che segna il debutto alla regia di Paola Cortellesi, che ne è anche la protagonista: «Una pellicola che alla Festa del Cinema di Roma ha fatto incetta di premi - ha spiegato Agnetti -, come miglior opera prima, miglior film per la giuria e miglior film per il pubblico, che lo sta decisamente premiando al botteghino». Un traguardo per Cortellesi, che «ha attraversato varie esperienze professionali - ha affermato Agnetti -, passando con disinvoltura dal cabaret alla macchina da presa, in un film drammatico che fa riflettere». La pellicola si svolge nel dopoguerra in una borgata, con Delia (Cortellesi), moglie di un uomo violento (Valerio Mastandrea) e coi figli da crescere: «L'ambientazione locale - ha spiegato il critico - non ha impedito alla regista di dare al film un afflato nazionale, raccontando un modello di donna costretta al silenzio, sempre un passo indietro rispetto all'uomo "maschio" e prepotente». C'è ancora domani non è un film fatto per strappare lacrime, anche se... "sul finale una lacrimuccia è arrivata - ha confessato Agnetti -, cosa che mi capita di rado».