Anbi, Pres. Vincenzi: «Il "piano laghetti" per sostenere l'emergenza idrica»
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Nel pomeriggio di venerdì 24 febbraio, insieme ai Degiornalist – Fabiana Paolini e Claudio Chiari – è stato ospite Francesco Vincenzi, presidente di ANBI, per parlare dell'emergenza idrica riguardante i laghi. Secondo quanto riportato dal CNR, 3milioni e mezzo di italiani rischiano di non avere l'acqua dal rubinetto: «Una fotografia che conferma la mancanza della piovosità e della risorsa idrica negli ultimi due anni a causa dei cambiamenti climatici, ci dovremo attrezzare per affrontare questa situazione non in emergenza ma in modo strutturale».GLI ALTRI PAESI EUROPEI - Il problema riguarda anche altri Paesi europei, e secondo Vincenzi «fino ad oggi le politiche sull'acqua sono sempre state gestite con un'idea del Nord Europa, in contrasto con le esigenze del nostro Paese e di quelli del bacino mediterraneo. Ci auspichiamo che si ricomincui a parlare con un linguaggio nuovo, che deve terene in considerazione le mutazioni climatiche e le azioni da mettere in campo per cercare di avere una sostenibilità ambientale e coincidere con lo sviluppo economico-sociale».LE PROPOSTE SUL TAVOLO DEL GOVERNO - La prossima settimana si terrà una riunione a Palazzo Chigi, e Vincenzi intende proporre «un "piano laghetti" per incrementare la capacità di trattenimento dell'acqua, che oggi in Italia è ferma all'11%, fino al 35-50% nei prossimi 10-15 anni. Il piano comprende la costruzione di oltre 10mila laghetti sul territorio nazionale a bassissimo impatto ambientale per chiudere la fornitura di acqua potabile tramite autobotti, aumentare la produttività di cibo, consentire un'autosufficienza energetica e conservare la biodiversità nel nostro Paese».I PROSSIMI MESI - Per quanto riguarda la gestione idrica nell'immediato, secondo Vincenzi «dovremo evitare conflitti tra gli usi e tra i territori, dobbiamo agire tutti ottimizzando l'utilizzo dell'acqua, comprese le acque reflue depurate e recuperare tutti i bacini dismessi e le cave per trattenere l'acqua e utilizzarla quando necessario».