Ad alta voce #27: L'isola di Arturo, Elsa Morante
Italiano con letteratura - A podcast by Nat Tsolak

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Il riccio di mare. Il giorno seguente fu, per noi, fin dal risveglio, una festa felice. La luce si era levata così limpida, che pareva d’essere in aprile, invece che al 23 novembre; e, dopo aver dormito fino al tardo mattino, io feci una corsa alle spiagge e al molo, risalendo poi dalla parte della piazzetta. Il mare, l’aria e tutte le cose che incontravo sulla strada dividevano la mia felicità, quasi che l’intero universo fosse la mia famiglia. I giardini sui lati della strada, che, ieri notte, sembravano dei miraggi desertici, che si scostassero da me, oggi mi festeggiavano fedeli. E di nuovo io mi sentivo innamorato della mia isola, tutto ciò che sempre m’era piaciuto tornava a piacermi, perché Nunz. non era morta. Come se, fin dal tempo che eravamo piccoli, e io stavo qua a Procida, e lei a Napoli, fosse lei che metteva un pensiero di confidenza, per me, nell’indifferenza delle cose; e senza farmisi conoscere, al modo d’una gran signora. Per le letture quotidiane e il testo https://italianoconletteratura.substack.com