Di qua dal paradiso di F.S. Fitzgerald - #MATTONIAMERICANI

Inside books - A podcast by Ilenia Zodiaco

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L’ultimo dei romantici, il divo dimenticato, il cantore dell’età del jazz, l’altra metà di Zelda Sayre con cui formava una coppia maledetta, lo scrittore geniale con un debole per l’autodistruzione, lo sceneggiatore di Hollywood dal talento sprecato, l’alcolizzato, il più brillante tra i dissipatori, l’autore del perfetto grande romanzo americano. Francis Scott Fitzgerald nella sua breve vita – muore a 44 anni di crepacuore – fu tutto questo, e molto altro. Per decifrare il mito di Fitzgerald, tentiamo di fare un’analisi del suo romanzo d’esordio, il libro-manifesto dei ruggenti anni Venti!min 00:01 Intromin 01:55 Il romanzo-manifesto dell’età del jazz: contesto culturale e politicomin 06:52 La composizione e la struttura del testo: un nuovo romanzo di formazionemin 16:22 La nascita dell’identità moderna: chi è Amory? Tra autobiografia e fictionmin 23:31 La formazione di un idealista cinico:il rapporto con la madre e il suo mentoremin 25:52 Le tappe fondamentali dell'educazione di Amorymin 30:28 La distinzione tra personalità e personaggiomin 33:13 Il finale che rifiuta di chiudersimin 42:26 L’invenzione della giovinezzamin 52:18 La concezione moderna di amore e sesso: tra trasgressione e convenzionalitàmin 01:03:58 Il tema della perdita nella narrazione di Fitzgerald tra desiderio e malinconia min 01:07:49 La scelta di uno stile lirico e irriverente min 01:11:55 Successo e fallimento nella vita e nella narrativa di Fitzgerald