Premier League Quirinale: Caimani contro Draghi

Inglorious Globastards - PODCAST - A podcast by Alberto Forchielli & Fabio Scacciavillani

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Da quasi un anno l'elezione del Presidente della Repubblica alla scadenza del mandato di Sergio Mattarella, assorbe le energie di una classe politica senza qualità e del peggior Parlamento elettivo a memoria d'uomo.Nessuno dei due schieramenti principali ha abbastanza voti tra i grandi elettori per far prevalere un candidato, quindi in un paese normale i leader indicherebbero una figura (o una rosa) prestigiosa e cercherebbero di convincere gli indecisi.Qualora non riuscissero nell'intento, si adoprerebbero per trovare una figura di compromesso magari fuori dai ranghi dei politici di professione.In Italia invece sul voto per il Quirinale va in scena uno spettacolo grottesco di astuzie mediocri spacciate per tattiche sofisticate. I media da mesi riempiono pagine e palinsesti di grossolane corbellerie sulle telefonate del Caimano, sui presunti segnali subliminali del Premier Draghi, sui dilemmi di Letta, sulle rivolte contro Conte, sul borsino degli eterni aspiranti (Amato e Casini) e su retroscena inventati di sana pianta.L'Italia si trova sull'orlo di un baratro da cui può salvarsi solo impegnandosi sugli obiettivi del Recovery Plan che nel 2022 ammontano a 102, circa uno ogni due giorni lavorativi. E il Presidente della Repubblica su questa tabella di marcia non ha poteri, a parte la recita di qualche giaculatoria.