Libro IV, Capitolo VII - Viaggio sino al crocevia (Journey to the Cross-roads)

Il Signore degli Anelli: un Audiolibro a cura di Libri Per Passione - A podcast by Radio Brea

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Il viaggio dunque riprende. Ma qualcosa nel mondo è cambiato: una nube minacciosa e imponente avanza da est, dal cuore di Mordor, oscurando tutto il cielo e privando l'aria di freschezza e di vita. Sui boschi dell'Ithilien è calato un silenzio mortale. È la tempesta che Sauron sta portando nel cuore del regno di Gondor, in attesa dell'assalto alla rocca di Minas Tirith.Oppressi dall'angoscia e dalla fatica, i tre viaggiatori costeggiano oscure foreste, addentrandosi verso sud est; la meta è un crocevia nel quale si incontrano le strade che conducono, a sud verso il mare lontano, a ovest verso le rovine della città di Osgiliath, una volta capitale di Gondor e ora terra di conquista degli orchi, e a est verso la valle maledetta di Minas Morgul, la torre degli spettri.Lì giunti, gli Hobbit hanno una sorpresa: nel centro del crocevia si erge una imponente statua di pietra, memoria degli antichi re di Gondor; la sua testa è stata recisa, sostituita con una pietra deforme oscenamente imbrattata, e giace abbandonata su un lato della via. Ma l'ultimo raggio di sole, tramontando sotto il tombale tetto di nuvole che ha ormai oscurato tutto l'occidente, va a cadere proprio sulla testa del re, rivelando che essa è coronata di un intreccio di fiori rampicanti bianchi e oro. Come un auspicio di tempi che furono, o di speranze future, la visione rianima gli Hobbit, e Frodo può esclamare: "non possono conquistare per sempre!".