Libro III, Capitolo IV - Barbalbero

Il Signore degli Anelli: un Audiolibro a cura di Libri Per Passione - A podcast by Radio Brea

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Postisi in salvo, alle prime luci dell'alba, proprio mentre i cavalieri di Rohan sferrano il loro mortale attacco contro gli Uruk-hai, gli hobbit si inoltrano timorosi nell'oscura e millenaria foresta di Fangorn, un residuo degli antichi boschi della Prima Era del mondo.Qui, su un piccolo colle esposto ai raggi del sole, incontrano la creatura più strana e antica della Terra di mezzo: Barbalbero (Treebeard), l'Ent, ovvero il pastore di alberi, il custode della foresta. Egli ha la forma di un solido e antichissimo albero, ma è una creatura quasi umana. Occhi e voce rivelano la profondità insondabile della sua mente, e i suoi atti sono improntati a una serena, imperturbabile e imperscrutabile saggezza.Barbalbero conduce Merry e Pipino, come ospiti graditi per la loro semplice naturalità, nella sua dimora, nascosta nelle più lontane radici della foresta, e qui viene da loro messo al corrente degli ultimi avvenimenti della Terra di Mezzo. Avviene così il più stupefacente degli eventi: l'Ent, scosso e infuriato dal tradimento di Saruman – i cui orchi da tempo ormai devastano le propaggini della foresta – si "risveglia". Come un vento di bufera sorto all'improvviso, indice una Consulta tra tutti gli Ent, e insieme a loro decide di recarsi alla guerra contro Isengard. Merry e Pipino, che con la loro venuta sono stati la causa di questa improvvisa svolta degli eventi, vengono portati in trionfo alla testa dell'imponente marcia degli Ent.Ma qualcosa di ancora più insondabile e inatteso attira l'attenzione degli hobbit: l'intera foresta si sta muovendo a fianco degli Ent, una marea di alberi dal cuore tenebroso si sta scagliando come una tempesta contro le solide difese della rocca di Orthanc.