Libro II, Capitolo VI - Lothlórien

Il Signore degli Anelli: un Audiolibro a cura di Libri Per Passione - A podcast by Radio Brea

Categorie:

Volti alla fuga, gli otto superstiti della tragedia si accasciano ai confini di Moria, per piangere Gandalf e curare le ferite di Frodo. È così che la Compagnia scopre che, se questi ha potuto salvarsi dal micidiale colpo di lancia ricevuto, è stato per merito di una splendida cotta di Mithril (l'argentovero di Moria, il più prezioso e resistente dei metalli) che Bilbo gli ha regalato, un dono di regale valore, una vera assicurazione sulla vita nei pericoli della battaglia. Ma non c'è tempo per stupirsi e commentare l'accaduto: il viaggio deve proseguire, anche senza Gandalf.A poche miglia di distanza si stendono i boschi di Lórien, il misterioso reame degli elfi, in cui regna una dama dai grandi poteri. Legolas ed Aragorn esortano i loro amici ad avanzare senza paure sotto i primi alberi del bosco, sul far della notte, quando una voce intima loro di fermarsi. È Haldir, una guardia elfica posta di vedetta ai confini di Lothlórien: la legge impedisce a ogni estraneo di entrare nei confini del regno, ma anche se Aragorn e Legolas sembrano convincere la fedele sentinella a fare un'eccezione, la presenza del nano Gimli gli impedisce definitivamente di accontentare la Compagnia. Da tempi immemorabili, infatti, fin dai tempi delle guerre tra elfi e nani della prima era, non corre buon sangue tra le due stirpi, e sempre quando qualcuno dei loro rappresentanti si incontra, corrono parole grosse. Ma ordini giungono dal cuore del reame di far passare la Compagnia, ed è così che, seppur con l'accordo di far procedere tutti bendati, il viaggio riprende sotto le fronde degli alberi d'oro, nell'eterna primavera soleggiata e sognante di Lórien, nei luoghi stessi dove Aragorn e Arwen si incontrarono all'inizio della loro storia d'amore.