Sara Cosulich "Pinacoteca Agnelli"

il posto delle parole - A podcast by livio partiti

Sara Cosulich"Pinacoteca Agnelli"https://www.pinacoteca-agnelli.it/la-pinacoteca/missione/Il nuovo corso della Pinacoteca Agnelli di Torino sta dando i suoi frutti La nuova direttrice Sarah Cosulich insieme a tutto il suo staff al femminile, ci racconta il suo progetto “per dare forma a questa nuova strada per l’arte e con l’arte, con tre progetti espositivi che esprimono un nuovo approccio alla produzione delle mostre, tutte prodotte internamente, una nuova visione della preziosa collezione permanente, da riattivare, ma anche da ripensare e mediare al pubblico”. Il tutto con una fruizione più aperta, che ingloba anche la storica pista di collaudo del Lingotto del vecchio stabilimento della Fiat e si dota di nuovi servizi come la caffetteria.Beyond The Collection, un inedito progetto espositivo continuativo dedicato alla rilettura e riattivazione della collezione permanente: l’istituzione parte ogni volta da un’opera diversa dello Scrigno per stabilire relazioni in grado di riflettere sulle presenze così come sulle assenze della collezione. In questo caso, a partire da un’opera di Picasso in collezione, il dialogo è tra 3 ritratti del pittore catalano degli anni Trenta raffiguranti Dora Maar, provenienti dalla Fondation Beyeler, e una serie di fotografie di Dora Maar stessa, artista fotografa, poeta e pittrice francese di origine croata, riconosciuta per i suoi collage surrealisti.Poi si passa parte dell’artista svizzera Sylvie Fleury, fatta di tante ambientazioni diverse, dove c’è anche la riproduzione di una grotta che Fleury concepisce come uno spazio di trasformazione del sé. “Gli immaginari pop, ironici e seducenti di Sylvie Fleury sottolineano l’importanza di guardare a figure femminili rilevanti per la storia dell’arte”, continua Cosulich: “pioniera ma figura influente sulla scena contemporanea il progetto dedicato all’artista e prodotto dalla Pinacoteca Agnelli è la sua più importante mostra in Italia”.Infine la Pista 500 sul tetto del Lingotto, spazio recentemente riconvertito in giardino pensile dall’architetto paesaggista Benedetto Camerana, e ora museo en plein air e in progress. Questa prima edizione di arte sul tetto apre al pubblico con opere di sette artisti internazionali: Valie Export, Sylvie Fleury presente anche qui con una scritta al neon, Shilpa Gupta, Louise Lawler, Mark Leckey e Cally Spooner con una poetica installazione sonora che diffonde una suite di Bach per violoncello nell’immenso spazio della Rampa Sud, facendone da cassa di risonanza. L’opera di Nina Beier inaugura, invece, tra un mese com’è nello stile della Pista, in continuo aggiornamento.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/