Pierluigi Vaccaneo "Premio Pavese"

il posto delle parole - A podcast by livio partiti

Pierluigi Vaccaneo"Premio Pavese"https://fondazionecesarepavese.it/Tu sei tutto nel gesto che fai”, Dialoghi con LeucòI vincitori del Premio Cesare Pavese 2020:Eraldo Affinati (narrativa), Renata Colorni (editoria), Elton Priftie Wolfgang Schweickard (saggistica), Anna Nadotti (traduzione)sono i vincitori della 37a edizione del Premio Cesare PaveseSabato 24 e domenica 25 ottobre 2020Santo Stefano Belbo (Cn)Eraldo Affinati (narrativa), Renata Colorni (editoria), Elton Prifti e Wolfgang Schweickard (saggistica) e Anna Nadotti (traduzione) sono i vincitori del Premio Cesare Pavese 2020, promosso e organizzato dalla Fondazione Cesare Pavese.Riceveranno il Premio e terranno il discorso di accettazione domenica 25 ottobre 2020 alle ore 10 a Santo Stefano Belbo all’auditorium della Fondazione Cesare Pavese, che ha sede nella Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo (Piazza Confraternita 1), sconsacrata negli anni ’20 del ‘900, in cui fu battezzato Cesare Pavese.Le sezioni in cui il Premio è suddiviso intendono rappresentare i tanti ambiti in cui Pavese aveva lavorato: narrativa, editoria, traduzione e saggistica, riconoscendo in ciascuno una personalità che si è distinta nel corso degli anni per passione, cura del lavoro, creatività, continuo confronto con il mondo. È un intento che prende linfa e anima dalle parole di Pavese in Dialoghi con Leucò, “Tu sei tutto nel gesto che fai”. La giuria del Premio Pavese è composta da: Alberto Sinigaglia (presidente della giuria, presidente dell’Ordine dei Giornalisti Piemonte, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Cesare Pavese), Gian Arturo Ferrari (figura di rilievo dell'editoria italiana), Giulia Boringhieri (traduttrice, storica dell’editoria, figlia di Paolo Boringhieri che fu amico e collega di Pavese all'Einaudi), Chiara Fenoglio (docente, saggista, giornalista), Claudio Marazzini (presidente dell'Accademia della Crusca), Pierluigi Vaccaneo (direttore della Fondazione Cesare Pavese). Per la sezione Narrativa il Premio Cesare Pavese va a Eraldo Affinati, scrittore e insegnante, autore di una ventina di libri. Insieme a sua moglie, Anna Luce Lenzi, ha fondato la Penny Wirton, scuola gratuita di italiano per immigrati, senza classi e senza voti, che conta oggi cinquanta nuclei didattici nel territorio nazionale. Il suo ultimo libro è I meccanismi dell'odio (Mondadori), scritto con Marco Gatto: un confronto a due sulla crisi socioculturale che ha travolto l’Occidente negli ultimi vent’anni, dialogo sul razzismo e i modi per combatterlo. Nelle sue opere «Affinati ha unito narrazione e saggio, memoria storica e impegno nel presente, sguardo ai padri e spinta etica, armonizzando la lingua altissima della nostra tradizione a quella estesa e polifonica dei nuovi italiani. Il viaggio, l’urgenza di “andare a vedere” cose, luoghi, persone, è una delle strutture portanti dei suoi libri che, rifiutando il facile estetismo, la retorica del margine, lo sperimentalismo fine a sé stesso, ci consegnano un progetto letterario e civile capace (come segnalato dall’uso ricorrente della seconda persona singolare) di coinvolgere tutti nel segno della responsabilità. Il valore assegnato all’esperienza individuale, con le sue incertezze e i suoi punti di cedimento, fa di Eraldo Affinati uno degli scrittori più acuti e interessanti degli ultimi trent’anni: il suo elogio dell’imperfezione e della fragilità, il suo guardare alla letteratura dal punto di vista dell’escluso e del perdente ci richiama al valore della vita nelle sue molteplici forme». [motivazione completa allegata]Il Premio Cesare Pavese per la sezione Editoria viene consegnato a Renata Colorni, che con la sua creatività, energia e sguardo internazionale ha saputo dare grande impulso al settore editoriale. Ha lavorato con...