Julia Holden "A childhood in Berlin"

il posto delle parole - A podcast by livio partiti

Julia HoldenUn teatro che parla ingleseJProductionhttps://www.jproductions.itNasce a Milano J.Productions, una realtà che intende valorizzare lo storico scambio culturale tra la cultura italiana e il teatro inglese. Un cartellone di produzioni teatrali proprie, didattica nelle scuole e workshop con esperti registi e attori inglesi. E a causa della pandemia un programma di reading online dal titolo Changing Times e un omaggio a Dante tradotto in inglese. Nasce a Milano J.Productions con l’obiettivo di promuovere il teatro in lingua inglese: nel 2021 porterà in scena Mr Owens’s Pocketbook e Walking to Jerusalem di Justin Butcher e Manifesting Mrs Marx, diretto da Guy Masterson, già vincitore dell’Olivier Award e The Last Cuckoo con l’attore Andrew Harrison. Il debutto con produzione inedita a firma J.Productions, Hippolytus Unplugged, opera scritta e diretta da Justin Butcher, è prevista in cartellone a Milano per autunno.La prima occasione però, a teatri chiusi, è offerta da sei reading online su zoom, un modo anche per prender confidenza con il progetto e la sua filosofia, accompagnati da attori professionisti, l’iniziativa si chiama Changing Times, in linea con i tempi, esplora vari stili narrativi e tematici offrendo anche la possibilità di interazione tra partecipanti e organizzatori (https://www.jproductions.it/portfolio_page/changing-times/).Poi un inedito omaggio a Dante tradotto in inglese e analizzato in presa diretta, sempre in modalità smart, da docenti e attori. Un tributo che sottolinea la stima per i grandi della letteratura italiana da sempre oggetto di studio e fruizione in Gran Bretagna. Con Speaking DANTE, si alternano analisi testuale, reading e commenti interattivi in cui il pubblico non è solo uditore, ma parte del processo di valorizzazione dei canti e della produzione letteraria del sommo poeta. Una serie di incontri quindicinali saranno fruibili per tutto il 2021. “C’è uno storico scambio culturale tra la cultura italiana e il teatro inglese – spiega l’ideatrice del progetto Julia Holden – un’influenza reciproca che dura da centinaia d’anni. Oggi però credo che il teatro sia anche uno strumento che vada oltre all’intrattenimento, è un metodo di apprendimento della lingua, un modo per imparare l’oratoria, per acquisire un’espressività utile anche nella vita professionale.”Infatti J.Productions lavorerà su più piani: un calendario di spettacoli in lingua aperti alla città in diversi teatri, workshop con esperti registi ed attori inglesi per aspiranti artisti del settore, didattica nelle scuole per apprendere la lingua in modo più immediato e piacevole, collaboratori con aziende e professionisti che usano il public speaking per le loro attività.Julia Holden ha un’esperienza ventennale in ambito legale, è esperta di proprietà intellettuale, inglese d’origine vive in Italia da molti anni e ha spesso osservato come la sua professione si misuri con l’abilità oratoria. “I tribunali italiani sono meno teatrali, passatemi il termine, rispetto a quelli anglosassoni. Ma l’abilità a parlare, in piedi davanti ad un giudice, così come di fronte ad un uditorio, non è semplice. Necessita mestiere, capacità oratoria. Studio ed esercizio. Il teatro fornisce questi strumenti.”In qualità di direttore artistico e appassionata di teatro, la Holden, negli ultimi dieci anni ha stretto collaborazioni prestigiose con il drammaturgo britannico Justin Butcher, con l’attore e regista Guy Masterson Mastroianni, con l’attore Rupert Mason, figure carismatiche del teatro inglese che collaboreranno a nuovi progetti.“Sono un grande estimatore della cultura italiana e il teatro è sempre stato uno degli ambiti culturali attraverso cui i due paesi si sono...