Giovanni Barberi Squarotti "Opere di Mario Lattes"

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Giovanni Barberi Squarotti"Opere di Mario Lattes"Olschki EditoreScritti editi e inediti, per la prima volta insieme, a 20 anni dalla morteTre volumi diretti da Giovanni Barberi Squarotti e Mariarosa Masoeroraccolgono romanzi, racconti, poesie, opere teatrali, articoli e la tesi di laureahttps://fondazionebottarilattes.it/opere-di-mario-lattes-olschki/Tre volumi in cofanetto, per far conoscere il complesso degli scritti, editi e inediti di Mario Lattes (1923-2001), a vent’anni dalla morte, e considerare per la prima volta nella sua effettiva estensione e nel suo rilievo la presenza di Lattes nella scena letteraria del secondo Novecento. È l’insieme di Opere di Mario Lattes, pubblicato da Leo S. Olschki Editore, in libreria dal 3 maggio 2021, fortemente voluto da Caterina Bottari Lattes, che nel 2009 ha creato la Fondazione Bottari Lattes per portare avanti iniziative ispirate al lascito culturale dell’autore e promuovere presso il grande pubblico l’ampio patrimonio delle sue opere. Editore, pittore, incisore, scrittore, collezionista e animatore culturale, Lattes fu un intellettuale dai molteplici interessi e dalla personalità eclettica, testimone lucido e anticonformista del suo tempo, capace di misurarsi con l'arte, la letteratura, l'editoria e la promozione culturale.https://fondazionebottarilattes.it/opere-di-mario-lattes-olschki/Opere di Mario Lattes, la cui edizione è diretta da Giovanni Barberi Squarotti e da Mariarosa Masoero, a vent’anni dalla morte dell’autore, raccoglie numerosi testi di Lattes che erano andati dispersi nel corso degli anni e un corpus importante di materiale inedito, riuniti grazie a un’attenta revisione portata avanti secondo criteri filologici, anche sulla base delle carte autografe conservate negli archivi personali (recentemente riordinati e tutelati dalla Soprintendenza), conservati presso la casa editrice Lattes e la Fondazione Bottari Lattes.I tre volumi comprendono: 6 romanzi (La stanza dei giochi del 1959, l’inedito L’esaurimento nervoso scritto tra il 1964 e il 1965, Il borghese di ventura del 1975, L’incendio del Regio del 1976 candidato al Premio Strega 1977, L’amore è niente del 1982, Il Castello d’Acqua uscito postumo nel 2004 e ora pubblicato nell'ultima redazione messa a punto dall'autore), più di 60 racconti (tra cui la raccolta Le notti nere), le poesie, 2 opere teatrali, la tesi di laurea Il Ghetto di Varsavia e i tanti articoli, saggi e recensioni scritti da Lattes per diverse testate italiane, fra le quali La Gazzetta del Popolo e la rivista da lui fondata, Questioni. Una produzione letteraria che spazia tra diversi generi letterari e si fonda su un autobiografismo sui generis, nel quale il grigiore e l’apatia della quotidianità si mescolano alle distorsioni del sogno, della memoria e del ricordo. A una minuziosa e accurata descrizione della realtà esteriore fanno da contraltare sogni e ricordi che proiettano la narrazione in un orizzonte simbolico e universale.Ogni volume è accompagnato da immagini di riproduzioni di appunti, manoscritti, dattiloscritti e lettere di Mario Lattes, in cui schizzi di disegni arricchiscono il contenuto, oltre che di opere pittoriche selezionate tra quelle che più hanno attinenza con i temi dei testi affrontati negli scritti.Il progetto editoriale che ha portato alla realizzazione dei tre volumi è il frutto del lavoro di squadra di docenti e studiosi membri del Comitato scientifico per l’Edizione delle Opere di Mario Lattes: Mariarosa Masoero, che, oltre alla direzione editoriale, ha curato la sezione Poesie; Giovanni Barberi Squarotti, che, oltre alla direzione editoriale, ha curato la sezione Racconti; Loris Maria Marchetti, che ha curato...