Gianmarco Griffi "Monferrato paesaggio vivo"

il posto delle parole - A podcast by livio partiti

Gianmarco GriffiParole in collina"Monferrato paesaggio vivo"Neos Edizioniwww.neosedizioni.it17 racconti che colgono l’anima di un territorioPrefazione di Gian Marco GriffiUna galleria di storie per raccontare il Monferrato, paesaggio collinare delle provincie di Asti eAlessandria, affascinante risultato dell’intreccio virtuoso e secolare fra la bellezza naturale el’opera dell’uomo. “Un paesaggio nel quale le storie della terra si fondono con le storie degliuomini che quella terra hanno lavorato, plasmato, cantato, amato e detestato” (Gian Marco Griffi).Questa antologia raccoglie i contributi letterari di diciassette autori, selezionati dalla Giuria dellaprima edizione del Premio di narrativa “Parole in collina”, un progetto culturale di Neos Edizioni,con il patrocinio di Provincia di Asti, Provincia di Alessandria, Città di Casale, Città di Alessandria eClub per l’Unesco di Vignale.Piccoli borghi o città ricche di Storia, poggi illuminati dal sole, vigne, boschi, campi, tratturi;vallette nascoste e panorami estesi contornati dalle Alpi e dagli Appennini, un pullulare di attivitàumane. Approcciarsi a questo ambiente come abitante o come visitatore non lascia maiindifferenti; sollecita memorie storiche e biografiche, stimola l’immaginazione e la riflessione,sentimenti di appartenenza o nostalgia, un ventaglio di pensieri ed emozioni, che gli autori diquesti racconti hanno raccolto e messo sulla carta.Da Casorzo a Serralunga di Crea, da Acqui a Grazzano, da Vignale a Castell’Alfero, iracconti selezionati dal “Premio Parole in collina” disegnano un angolo di Piemonte ricco disuggestioni paesaggistiche, storiche e culturali.Scrive Gian Marco Griffi nella prefazione: “Raccontare una storia del Monferrato èraccontare la storia di Cesco, di Angelo, di Mario, di Tilde e di Anna, è raccontare la storia degliuomini e delle donne che hanno contribuito a rendere il Monferrato quel che è, con i suoi pioppi ele sue vigne, con le sue redole e con i suoi casotti di campagna in tufo, con le sue cantine, con i suoibar popolati da individui che raccontano le storie dei propri sagrin, con i suoi contadini sfilosomiatidalla fatica e i suoi personaggi preda di passioni di ogni genere, ma vissute sempre in tono minore,provinciale, quasi come se dovessero essere tenute segrete. Raccontare il Monferrato è raccontarela relazione complicata, unica, tra questi uomini, tra queste donne, e i campanili, le chiese, icimiteri, le strade e i vicoli, gli animali, i castelli, i muraglioni delle piazze dove si gioca a tambass, itrattori che illuminano le colline nelle notti d’estate, le bigonce cariche d’uva, il profumo dei tiglisulle panchine lungo le vie dei paesi. La letteratura è la meravigliosa possibilità di raccontare ilparticolare (un giovane di nome Cesco, a Montemagno, col mal di denti) per analizzare l’universale(il mal di vivere dell’essere umano in ogni luogo); è questa la grandezza della letteratura: dare lapossibilità a chi racconta di mettere a fuoco la propria terra (e le persone che ci vivono),raccontarla e descriverla minuziosamente, mostrarla a tutti, per raccontare una storia che tocchichiunque, in qualunque parte del mondo”.Il libro è arricchito da una serie di scatti in bianco e nero, selezionati dal Club per l’Unescodi Vignale, che catturano tutta la bellezza un po’ sospesa del paesaggio e convincono ancora di piùa riscoprirlo.L’antologia si apre con “La strana creatura” di Maria Antonella Pratali, che ha vinto la primaedizione del contest raccontando il borgo di Casorzo.Prefazione di Gian Marco Griffi.Racconti di: Maurizio Asquini, Giambattista Badano, Giuseppe Borasi, Paolo Maria Camera,Maria Rosa...