Giancarlo Gariglio "Slow Wine"

il posto delle parole - A podcast by livio partiti

Giancarlo Gariglio"Slow Wine"Slow Food Editorewww.slowfood.it39 chiocciole, 39 bottiglie, 12 monete e 118 Top Wine: questi i riconoscimenti della Guida Slow Wine 2024 assegnati in Piemonte, ai quali si aggiungono i 61 videorealizzati in vigna e cantina dai collaboratori, accessibili direttamente dalla guida tramite QRCode. La quattordicesima edizione di Slow Wine racconta le migliori cantine italiane e le etichette più interessanti, selezionate da più di 200 collaboratori sparsi in tutte le regioni della penisola. È l’unica guida in Italia, infatti, realizzata a partire dalle visite di tutte le cantine recensite, tratteggiando così uno spaccato aggiornato e puntuale del panorama vitivinicolo italiano contemporaneo di qualità. Il tema già accennato lo scorso anno si afferma come centrale in questa edizione: la crisi climatica e le sue conseguenze stanno modellando in maniera significativa il mondo enologico. Le condizioni climatiche avverse, in intensità e forza del tutto eccezionali, unite alla peronospora che ha dimezzato la produzione di intere regioni, la flavescenza che contribuisce all’estinzione di alcune varietà e insetti importati da altri continenti sono elementi che, nel complesso, definiranno in maniera sempre più impattante la produzione italiana (e non solo) del vino, soprattutto di impronta biologica, ponendo questioni importanti sui prezzi delle uve e l’immancabile risvolto della medaglia che è la speculazione.Il Piemonte visto da Slow WineNel disegnare un affresco del Piemonte, tentiamo di non essere eccessivamente “langhecentrici”, nonostante la qualità delle annate 2019 per il Barolo e 2020 per il Barbaresco. Tra i produttori di Alto Piemonte, Monferrato e Roero notiamo un fermento generalizzato in diversi territori che contribuiscono a dare alla regione un senso di biodiversità maggiore rispetto al recente passato, anche nel numero di riconoscimenti distribuiti. Al Nord crescono diverse denominazioni come Boca, Bramaterra, Carema, Fara e Lessona, mentre si vedono nuove aziende interessanti affacciarsi con sicurezza tra Astigiano e Monferrato, e sul Nizza, capaci di dare ai vini di queste colline interpretazioni fresche e promettenti. Cresce l’Alessandrino grazie alla Docg Gavi e all’avanzata inesorabile delle colline che sono culla del Timorasso. A proposito di biodiversità, tanti vitigni storici tornano prepotentemente sugli scudi e dimostrano di possedere grandissime qualità, due su tutti: freisa e grignolino. Il racconto delle 2.006 cantine visitate e recensite è affidato ancora una volta a schede che descrivono i vigneti e i migliori vini (in elenco gerarchico di qualità) disponibili in commercio, nonché le persone dell’azienda. Il lettore, inoltre, ha la possibilità di essere guidato in un viaggio ancora più immersivo grazie ai video girati durante le visite in cantina e in vigna, fruibili da 422 QR code. Oltre alle schede dedicate alle cantine, Slow Wine fornisce un racconto puntuale delle migliori etichette con l’assegnazione di una serie di simboli e riconoscimenti: tra i Top Wine, l’edizione 2024 distingue i Vini Slow (vini che, oltre ad avere una qualità eccellente, condensano valori legati a territorio, storia e ambiente) e i Vini Quotidiani, ovvero vini di alta qualità con un prezzo massimo di 12 euro sullo scaffale.Alle cantine più interessanti viene invece assegnato il massimo riconoscimento della Chiocciola, che premia le aziende il cui lavoro ben interpreta i valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia di Slow Food. Seguono poi altri riconoscimenti quali la Bottiglia, ai produttori che esprimono un’ottima qualità per tutte le bottiglie presentate in degustazione, e la Moneta, alle realtà che esprimono un buon rapporto tra la qualità e il prezzo per tutte le bottiglie prodotte. I numeri di Slow Wine 202425.100 vini assaggiati durante le...