Elisabetta Chiodini "Boldini, De Nittis et les italiens de Paris"

il posto delle parole - A podcast by livio partiti

Elisabetta Chiodini"Boldini, De Nittis et les italiens de Paris"Mostra d'Arte al Castello di Novara, fino al 7 aprile 2024www.ilcastellodinovara.itLa mostra al Castello di Novara "Boldini, De Nittis et Les Italiens de Paris" a cura della storica dell'arte Elisabetta Chiodini, che METS Percorsi d’Arte dedica ai celebri artisti italiani al lavoro nella Parigi di fine ‘800 e inizio ‘900, conosciuti internazionalmente come Les Italiens de Paris. Al Castello si possono ammirare, in un percorso di otto sale, opere di Giovanni Boldini, Giuseppe de Nittis, e ancora Vittorio Matteo Corcos, Antonio Mancini, Federico Zandomeneghi, e molti altri protagonisti di quella indimenticabile stagione. Otto sale all’interno del Castello di Novara ospitano novanta opere in un percorso che ci riporta idealmente nella Parigi di fine ‘800 e inizio ‘900, fra i lavori di alcuni degli artisti italiani più noti e amati dal grande pubblico, primi tra tutti il ferrarese Giovanni Boldini (1842-1931) e il barlettano Giuseppe de Nittis (1846-1884). Attraverso confronti dal ritmo serrato e stimolante, il visitatore può calarsi nello spirito dell’epoca e immaginarsi fra atelier e mostre nella città che, come è noto, fin dai primi anni Venti dell’Ottocento aveva attratto numerosi artisti italiani desiderosi di confrontarsi con la cultura figurativa d’Oltralpe e di ampliare il proprio mercato oltre confine. Con la nascita delle prime Esposizioni Universali, città come Londra e Parigi avevano attratto infatti milioni di visitatori da tutta Europa per diventare centri nevralgici del mercato internazionale dell’arte contemporanea. L’Exposition universelle del 1867, la prima strutturata interamente a padiglioni, confermò Parigi, parafrasando Walter Benjamin, capitale del lusso e delle mode, del progresso e della civiltà. In questo contesto, dunque, anche il mercato dell’arte non solo divenne florido ma anche in continua e rapida crescita. Sarà proprio dagli anni Sessanta che intraprendenti mercanti d’arte contemporanea, francesi, inglesi, tedeschi, olandesi faranno a gara per assicurarsi le opere di giovani artisti promettenti riuscendo, spesso, a convincerli a stipulare contratti “in esclusiva”, diventandone i diretti intermediari con i compratori e il loro gusto estetico. Tra i mercanti di maggior fama Adolphe Goupil, Friedrich Reitlinger, Thomas e William Agnew, Algernon Moses Marsden.Elisabetta ChiodiniStorico dell’arte indipendente, studiosa di arti figurative, di storia del costume e della moda, si occupa principalmente di arte italiana tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.Saggista e curatrice di mostre collabora con istituzioni museali, enti pubblici e privati in Italia e all’estero. Dal 2019 è Vice Presidente dell’Associazione culturale METS Percorsi d’Arte. Tra le mostre che ha curato: La pittura del vero tra Lombardia e Canton Ticino (2008); Milano e lo stile di una città tra Settecento e Novecento. Abiti e dipinti dalle collezioni civiche (2010); Dettagli di Moda. Gli anni venti e trenta nella collezione Mangiameli (2010); Un mondo in trasformazione. L’Ottocento tra poesia rurale e realtà urbana (2013); Arte e arti. Pittura, incisione e fotografia nell’Ottocento (2019); Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale (2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.