Bruna Martini "Patria"

il posto delle parole - A podcast by livio partiti

Bruna Martini"Patria"Un Graphic Memoir sull'educazione di una bambina durante il Ventennio fascistaCrescere in tempo di guerraBecco Giallo Edizionihttps://www.beccogiallo.it/Dalla paura dei bombardamenti all’obbligo di scrivere ai soldati al fronte nelle ore di scuola, dallerappresentazioni vestite da contadinelle al culto della figura del Duce: è un intenso lavoro diricerca, testimonianza e memoria quello che sta alla base di Patria. Crescere in tempo di guerra(BeccoGiallo, 2021), il graphic memoir di Bruna Martini che racconta la storia di sua zia GraziellaMapelli, cresciuta durante il Ventennio fascista, in un clima dominato dalla guerra e dal rigoreideologico.La scuola ebbe un ruolo fondamentale nella propaganda mussoliniana: attraverso il punto di vistadella protagonista, si fa luce sui principali aspetti dell’ideologia e della storia fascista, conparticolare attenzione al processo di indottrinamento operato dal regime sui giovani e alletecniche di persuasione attuate tra i banchi di scuola.Il libro mette in dialogo i disegni a pastello e acquerello con oggetti dell’epoca, la maggior partedei quali provenienti dall’archivio personale di Gabriella: vecchie fotografie, le lettere dei soldatidel tempo, gli articoli di giornale, le pagelle, i quaderni e i libri di testo usati nelle scuole.L’autrice Bruna Martini è nata a Lecco e vive a Londra. Ha un decennio di esperienza nel campodell’animazione e illustrazione. Il suo lavoro è a sfondo sociale e femminista. Alcuni suoicortometraggi e animazioni hanno vinto premi in festival internazionali e sono stati trasmessi intelevisioni locali del Regno Unito. Patria è la sua prima pubblicazione con BeccoGialloLa protagonista Graziella Mapelli, zia di Bruna, ha 88 anni e vive a Lecco, dove si è trasferita persfuggire agli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Dopo 40 anni di lavoro come ragioniera, 10nipoti e 11 pronipoti, è oggi felicemente in pensione.BeccoGiallo è una casa editrice padovana nata nel 2005, oggi facente parte del gruppo Fandango.Specializzata in graphic journalism e biografie a fumetti, il suo nome è un omaggio alla coraggiosaesperienza editoriale del foglio satirico antifascista “Il Becco Giallo”, che negli anni Venti del secoloscorso utilizzava il disegno – assieme all’inchiesta giornalistica scritta – per criticare e incalzare ilPotereIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/