La Grande Guerra nell’Alta Val di Sole
Gocce di Storia - A podcast by Anna Lisa Manotti
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Questa puntata vuol provare a raccontare un pezzo, piccolo, ma importante, della Grande Guerra ed in particolare della cosiddetta Guerra Bianca. Abbiamo scelto il fronte trentino non solo perché la Val di Sole è una sorta di seconda casa, ma soprattutto perché questo pezzo di mondo si trovò in una posizione assai scomoda alla fine del conflitto. I caduti provenienti da questa ed altre valli divennero ipocriticamente scomodi: essi avevano combattuto per Francesco Giuseppe, ma, pur avendo combattuto contro il Regno d’Italia si trovarono sepolti su quel territorio ed ecco che, quindi, vennero relegati in secondo piano dietro i caduti che avevano combattuti ed erano morti “da italiani”. La poesia che apre la puntata si intitola “Alpino caduto” ed è stata scelta per via del testo, ma, lo precisiamo con forza, agli occhi degli autori non v’è differenza fra Alpini e Kaiserjäger. Su quelle montagne morirono in molti e le parole della poesia ci sembra che rendano l’idea del dolore e della fatica che patirono i soldati. Che sulla bandiera ci fosse l’aquila asburgica o il tricolore poco importa, così come non importa se vestissero di grigio-blu o di verde scuro, avevano comunque scarponi, giberne, armi e un destino uguale. Una parte della puntata è dedicata al paese di Vermiglio, unico caso di paese nella Val di Sole che venne completamente sfollato per essere spostato, forzatamente, ai baraccamenti di Mitterndorf. Di coloro che partirono molti non tornarono e, di nuovo, si tratta di una pagina dolorosa della storia di cui si parla troppo poco. Due parole infine sul ritiro dei ghiacciai: la loro riduzione nel corso dell’ultimo secolo ha infatti riportato alla luce reperti e corpi di coloro che caddero nelle nevi. Anche a quote più basse la quantità di oggetti recuperabili era tale che non è mai stato raro trovare persone che giravano con i metal detector specie attorno a luoghi come la cosiddetta “Città morta”. Nei musei, sede naturale di questi reperti, si possono vedere numerosi esemplari di tutto quello che faceva parte della vita quotidiana dei soldati. Fonti bibliografiche: * Giuseppe Magrin: “La battaglia più alta della storia”, G. Rossato Editore * Luigi Panizza: “Vermiglio ieri e oggi”, edito a cura del Comune di Vermiglio * Gian Maria Tabarelli: “I forti austriaci nel Trentino Alto Adige”, Temi Editrice * Alberto Folgheraiter: “Un popolo, due patrie”, edizioni Curcu & Genovese Musiche di sottofondo utilizzate in questo episodio: * Kyrie Eleison dalla dalla Missa Victimae Paschali Laudes di Giovanni Animuccia, eseguito da The Tudor Consort * Noi siam partiti dai nostri paesi, brano tradizionale eseguito dai Cantori da Verméi. Il brano racconta la partenza forzata della gente di Vermiglio alla volta di Mitterndorf. La poesia “Alpino caduto” è della poetessa solandra Ada Redolfi cui va il nostro sincero grazie. L’estratto iniziale è stato letto da Mara Dell’Eva che ringraziamo di cuore. Ecco il testo integrale: ALPINO CADUTO Nuvole rosse al calar della sera tuona il cannone sulla frontiera, si va all’assalto là sui confini avanti all’attacco arditi alpini, scarponi, giberne e penna nera pronti a immolarsi per la bandiera. Taccion le voci nella bufera…