Marconi e il Titanic - S3E7
Geni invisibili - A podcast by Corriere della Sera
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E' meglio di un Guglielmo Marconi.Tutti comprendiamo il senso di questo modo di dire: Marconi fu uno dei più grandi inventori seriali italiani. Pensò, immaginò e costruì una parte di ciò che consideriamo la modernità del mondo, a partire dalle telecomunicazioni. Sapevate che, oltre a inventare il telegrafo senza fili e la radio, invenzione che al tempo era derisa dall'ortodossia scientifica perché ritenuta impraticabile a causa della curvatura terrestre, fu tra i primi a comprendere che sarebbe stato possibile trasmettere anche le immagini? Sì, il televisore. Costruì anche uno dei primi prototipi. Lo possiamo paragonare a Nikola Tesla.Marconi vinse il premio Nobel per la fisica nel 1909. Solo un altro italiano, Giosuè Carducci, aveva ricevuto il prestigioso premio, nato nel 1901, prima di lui. Ma non tutto luccica nella sua storia: al Cnr arrivò al posto del fondatore e accademico dei lincei Vito Volterra, cacciato dal regime fascista perché ebreo. Parleremo anche di lui con Maria Chiara Carrozza, presidente proprio del Cnr, e con Roberto Battiston ex presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana: perché Volterra è un altro dei nostri geni invisibili che stiamo recuperando solo ora. Sono Massimo Sideri editorialista e inviato di scienza e tecnologia del Corriere della Sera e alle scoperte italiane dimenticate ho dedicato diversi libri. La sindrome di Eustachio, Storia italiana delle scoperte dimenticate, ma anche due saggi su Italo Calvino, L’innovatore rampante e il Visconte Cibernetico scritti con Andrea Prencipe. C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast voglio continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia, incontrando i protagonisti di questa rivoluzione.