Legacoop-Prometeia, allarme salari, -10% rispetto a pre-crisi

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Dall'inizio del 2021 ad oggi, i salari orari sono cresciuti in media in Italia dell'1,2% contro il +3,3% dell'area euro, "per effetto dei ritardi nei rinnovi contrattuali, dell'assenza di un salario minimo e di meccanismi di indicizzazione". In termini reali, i salari si sono ridotti quasi del 10% rispetto al periodo pre-crisi, pur registrando un recupero nel primo trimestre 2024 grazie a una crescita più sostenuta dei salari negoziati (3,6% a giugno). E' quanto è emerso dal Monitor realizzato dall'area studi di Legacoop in collaborazione con Prometeia che analizza l'andamento dei prezzi e l'impatto dell'inflazione e pubblicato ieri. Il reddito disponibile reale, che tiene conto di tutte le voci di entrata e uscita nel budget familiare, ha avuto una flessione meno forte, grazie alla politica di bilancio, alla tenuta dell'occupazione e ai maggiori redditi da patrimonio e di imprese. Ne parliamo con Simone Gamberini, Presidente Legacoop.Francia: manovra 2025, Barnier alla prova del fuoco''Michel Barnier davanti alla prova del fuoco della manovra finanziaria'' 2025: titola il quotidiano Le Figaro, in riferimento all'attesa legge di bilancio che il nuovo premier della Francia è chiamato a presentare oggi a Parigi alle 18. Un piano di risanamento da 60 miliardi di euro, tra tagli alla spesa pubblica (40 miliardi) e tasse per le mega-imprese e i più ricchi (20 miliardi), che rischia di aggravare le tensioni politiche. Attesa questa sera in consiglio dei ministri, la manovra verrà dibattuta dalla settimana prossima in commissione all'Assemblée Nationale. L'obiettivo di Barnier è riportare il deficit al 5% del Pil nel 2025, con la promessa di scendere sotto alla soglia Ue del 3% nel 2029, con due anni di ritardo rispetto alle promesse del precedente esecutivo. Ma per l'ex commissario Ue la strada è tutta in salita. E già da questa mattina le opposizioni sono tornate alla carica. Intervistato da LCI, il coordinatore della France Insoumise (Lfi), Manuel Bompard, denuncia il ''piano di austerità più violento che la Francia abbia mai conosciuto''. ''La soluzione proposta da Barnier è un disastro'', gli fa eco la compagna di partito, Aurélie Trouvé, secondo cui ''il crollo della spesa pubblica toccherà il quotidiano di tutti''. Approfondiamo il tema con Riccardo Sorrentino, Il Sole 24 Ore.Il ritardo dell'Italia nella transizione urbanistica può diventare un'opportunità I trend strutturali demografici, ambientali e tecnologici impongono una transizione infrastrutturale e urbana strategica per la competitività futura dei territori.Secondo un'analisi elaborata da McKinsey&Company per Coima, alcune tendenze saranno irreversibili. Le città ospitano oggi oltre il 50% della popolazione mondiale, con la previsione di superare il 60% entro il 2070, e sono responsabili di più del 70% delle emissioni di anidride carbonica, nonostante ricoprano solo il 3% della superficie terrestre. Le città sono un bene comune, e la loro evoluzione rappresenta inevitabilmente una priorità politica e una responsabilità, sia pubblica sia privata, fondamentale nella riformulazione di nuovi format di sviluppo e di governance in grado di garantirne la sostenibilità nel tempo. I beni immobili di proprietà pubblica che potrebbero essere oggetto di privatizzazione e di trasformazione nel prossimo decennio sono oltre 100 milioni di metri quadrati, con una previsione di investimenti diretti di oltre 200 miliardi di euro oltre al multiplo dell indotto. Ne parliamo con Manfredi Catella, founder e CEO COIMA.