Vito Acconci - L’architettura nella mente di una moltitudine - Festival della Mente 2006

Festival della Mente - A podcast by Festival Della Mente

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Al centro del processo creativo di Acconci c’è l’invenzione di una propria singolare sintassi. «Usando il mio lavoro come esempio» ci scrive «intendo parlare di come cambia il lavoro da un campo artistico all’altro, e di come il lavoro progredisce, o viene trasmesso, da un’opera a un’altra: non dall’alto in basso (come un ordine proveniente da altri o da me stesso), bensì dal basso in alto, ovvero a partire da adiacenze di tempo e di luogo; da una ricerca di percorsi per aggirare i vicoli ciechi; da sensazioni di tranquillità e di ansia; da gelosie, frustrazioni, gratificazioni personali; dalla presenza di moltitudini. Non a partire da obiettivi, ma da riflessi»