Nicola Gardini - La lacuna - Festival della Mente 2013

Festival della Mente - A podcast by Festival Della Mente

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Un incontro che tratta di cose non dette: omissioni, riduzioni, abbreviazioni, contrazioni, cancellazioni, eliminazioni, abolizioni, scorciature, tagli, mancanze, di varia natura ed entità. Non si parlerà di linguistica, neppure di neuroscienza – seppure sia un campo del sapere nato dall’indagine di veri e propri buchi, "i deficit” – ma di letteratura, una “letteratura della lacuna”. Nessuno l’ha fatto finora. Da Omero a Primo Levi, da Dante a Virginia Woolf, la letteratura non è fatta solo di parole e affermazioni, ma anche di silenzi, e questi silenzi parlano. La lacuna, proprio in virtù dell’omissione che la caratterizza, induce il lettore a presupporre l’esistenza di quel che non appare, e dunque ad attribuire all’invenzione verbale lo statuto di verità. La lacuna produce quindi un’esperienza estetica in cui il trauma della sottrazione è compensato dal rito – più o meno consapevole – dell’integrazione e del restauro.