Francesco M. Cataluccio - L’epidemia di immaturità: da Peter Pan a Harry Potter - Festival della Mente 2014
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Oggi la gioventù non è più una condizione biologica, ma una definizione culturale. Si è giovani non in quanto si ha una certa età, ma perché si partecipa di certi stili di vita e di consumo. Il Ventesimo secolo si è aperto con Peter Pan: uno svolazzante e crudele fanciullo che scappa via per non diventare grande. Se il mondo degli adulti è orribile, perché prendervi parte? Meglio rimanere sulla soglia e rimanere immaturi (come farà alla fine degli anni ’50 il protagonista del Tamburo di latta di Gunter Grass). Il secolo dell’immaturità si è concluso con la saga del maghetto Harry Potter. La moderna immaturità è anche il prodotto della crisi del padre. Quando crolla il padre emergono dall’inconscio collettivo identità maschili più primitive. L’aggravarsi della crisi economica e la diminuzione di posti di lavoro potrebbero far saltare le fragili palafitte della convivenza sociale, rendendo patologici i conflitti intergenerazionali.