Filippo Grandi - Il movimento degli ultimi - Festival della Mente 2022

Festival della Mente - A podcast by Festival Della Mente

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Ci sono persone che si devono muovere per salvare la vita: guerra, violenza, persecuzione o discriminazione le obbligano a lasciare tutto e affrontare l’esilio: sono i cento milioni di rifugiati che oggi hanno varcato frontiere o cercato riparo in zone più sicure dei propri paesi. E fuggendo, si mescolano agli ancor più vasti flussi di persone che si muovono per motivi disparati: povertà, cambiamenti climatici, dinamiche della demografia, malgoverno, semplice desiderio di una vita migliore. Hanno a disposizione percorsi e strumenti senza precedenti, dal cellulare a un’efficiente rete di trafficanti. Ma devono imboccare rotte piene di pericoli: deserti e mari diventati cimiteri di chi fugge o migra; altre guerre, altra violenza, altre persecuzioni; e spesso, alle soglie della meta, le porte chiuse dei ricchi che li respingono; e governi che impongono misure restrittive per paura di perdere le prossime elezioni. Il mondo non è mai stato così mobile, eppure il movimento dei poveri e dei perseguitati non è mai stato così arduo. Non è neppure mai stato così complesso, mettendo alla prova gli strumenti giuridici, istituzionali e sociali a nostra disposizione per meglio gestirli. Milioni di rifugiati ucraini in fuga dalle loro città assediate, bombardate, occupate però sono stati accolti in tutta Europa a braccia aperte, con misure umane ed efficaci: un’eccezione politica, o un esempio di buona gestione a cui ispirarci per meglio affrontare una delle sfide globali del nostro tempo?