Raniero Cantalamessa - Omelia del Venerdì Santo 2023
Esercizi Spirituali - A podcast by Ad maiorem Dei gloriam - Domenica
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“Da duemila anni, la Chiesa annuncia e celebra, in questo giorno, la morte del Figlio di Dio sulla croce – afferma il cardinale Raniero Cantalamessa dando inizio alla sua riflessione – un’altra morte di Dio, però, viene proclamata da un secolo e mezzo ad oggi, nel nostro mondo occidentale secolarizzato" della quale non possiamo far finta di niente. Il predicatore indica in Nietzsche la “perfetta espressione” di questa diversa morte di Dio che egli mette in bocca all’ “uomo folle” che alla città annuncia la fine di Dio, ma più tardi, in un altro testo del filosofo, sarà descritto aggirarsi nel vuoto: “Dov’è andato Dio? Ve lo dico io! Siamo stati noi a ucciderlo: voi ed io!… Non ci fu mai un’azione più grande. // Che mai facemmo, a sciogliere questa terra dalla catena del suo sole? Dov’è che si muove ora? Dov’è che ci moviamo noi? Non stiamo forse vagando come attraverso un infinito nulla?” Al posto di Dio, commenta padre Cantalamessa, Nietzsche mette l’uomo, “più precisamente il “super-uomo”, o “l’oltre-uomo”. Alla paura del vuoto, l’ "uomo folle” risponde con l’assicurazione che “non vagheremo in un infinito nulla” perché l’uomo assolverà il compito di Dio, invece, prosegue il porporato, “è esattamente quello che è successo e che sta succedendo! Stiamo vagando come attraverso un infinito nulla”. Fonte: Il Papa presiede la Passione. Cantalamessa: dalla morte di Gesù una “apoteosi della vita" - Vatican News