Dal Vangelo di oggi - 28 Febbraio 2022

Dal Vangelo di oggi - A podcast by Veregra UP

Dal Vangelo di oggi: « In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.» (Mc 10: 17-20)Se uno uomo si riconosce dalle parole che dice ( come ce lo ricordava la prima lettura di ieri) allora il giovane ricco del vangelo di questa mattina si è fatto fregare dalle sue stesse parole. Egli infatti sceglie un insieme di verbi tipici del suo modo di operare e li applica al rapporto con Dio. Il testo dell’evangelista Marco non ci dice niente di più su di lui ma posso dedurre che era un uomo di affari. Usa infatti i verbi come: fare, avere in eredità, guadagnare... Tutti verbi di possesso che non colgono il fulcro fondamentale del rapporto con Dio: non si tratta di avere, ma di entrare in relazione. Il ricco osserva i comandamenti, ma non ha ancora incontrato Colui a cui la pedagogia dei comandamenti prepara la strada. Da qui la provocazione di Gesù: «Perché mi chiami buono?». È come se gli dicesse: «Non parlare a sproposito. Pesa le tue parole. Lasciati provocare da quello che dici. Cosa riconosci in me? Se non riconosci il Dio che vuole entrare in relazione con te, allora l'appellativo che hai usato - maestro buono - è solo una parola vuota detta a sproposito. Ma se riconosci in me la bontà stessa di Dio che è venuta incontro a te, allora devi capire che la vita eterna non si ottiene accumulando, ma facendo spazio al Dio incarnato che da ricco che era, si è fatto povero, per darti la vera ricchezza: se stesso». Buon inizio di settimana a te. Buondì Con stima dL