Dal Vangelo di oggi - 1 Aprile 2022

Dal Vangelo di oggi - A podcast by Veregra UP

Dal Vangelo di oggi : Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.        (Gv 7: 25-30)La gente che vedeva Gesù vivere restava stupita dalla sua serenità nonostante le accuse, i complotti e le critiche che gli piovevano addosso. Mantenere la calma davanti ai colpi bassi, alle cattiverie, agli imbrogli non è semplice umanamente parlando. Bisogna avere un appoggio. Una roccia per il riparo. Infatti perché l’equilibrio di una vita dipende dal punto di appoggio su cui la si fissa. L’esistenza di Gesù, così osteggiata pur nella sua brevità, aveva un punto di riferimento costante: il Padre. Questo vangelo, occupato prevalentemente dalla diatriba sulla messianicità di Gesù, ci parla di un’attitudine fondamentale che possiamo imparare dal Salvatore: quella di non perdere d’occhio la Stella polare della nostra esistenza, l’ascolto illuminante della voce del Padre. Mettersi nelle sue mani è la scelta più rivoluzionaria della vita, perché solo nelle sue mani veritiere la vita è vera. Poni la tua fiducia su Dio: il resto verrà da sé. Dio non delude!Con stima dL