Perché KULUSEVSKI è il giocatore PERFETTO per la Juve

Cronache Stories - A podcast by Cronache di spogliatoio - Lunedì

Il 24 novembre 2019 il direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici è in tribuna al Dall’Ara per assistere a Bologna-Parma. Gli bastano appena 17 minuti perché la sua attenzione venga catturata: Dejan Kulusevski con un sinistro a giro piazza di prima intenzione la palla in un angolo impossibile per Skorupski. Chiuderà la partita con 7 conclusioni tentate, 5 dribbling, 2 passaggi chiave e 1 palo colpito da posizione simile. Man of the match a mani basse e biglietto da visita lasciato nel taschino di Paratici. In realtà le prime settimane dello svedese in Serie A erano state letteralmente impressionanti. A fine settembre a 19 anni e 5 mesi, Kulusevski risultava il più giovane giocatore dei top 5 campionati europei ad aver partecipato attivamente ad almeno 4 gol, con 1 rete e 3 assist. A metà ottobre aveva fornito 5 assist in appena 8 partite, la metà di quanti ne aveva regalati nell’intera stagione precedente nella quale aveva vinto il campionato Primavera con l’Atalanta. Tuttavia il suo impatto destabilizzante con il calcio italiano e con quello professionistico in generale, non va ricercato nei numeri in campo, nei numerosi record di precocità già battuti e nemmeno nei 35 milioni di euro più 9 di eventuali bonus che la Juventus ha deciso di spendere quando ancora sembrava un investimento a scatola chiusa, ma piuttosto nella sensazione che sia un giocatore già fatto e finito.