La STORIA di N'Golo KANTÉ ||| Dalla STRADA a CAMPIONE del MONDO

Cronache Stories - A podcast by Cronache di spogliatoio - Lunedì

La storia del piccolo Kanté è una storia di grande povertà. N’Golo nasce nei sobborghi di Parigi da una famiglia di immigrati, proveniente dal Mali in Africa. E’ il primo di ben 8 figli e già da bambino deve darsi da fare. Inizia a raccogliere la spazzatura dalle strade, per ottenere qualche spicciolo dalle ditte che riciclano i rifiuti. È proprio quello che sta facendo  la notte del 12 luglio 1998, quando la Francia batte il Brasile con la doppietta di Zidane e il gol di Petit - e si laurea campione del mondo. Mentre migliaia di persone si riversano in strada, N’Golo non perde l’occasione per fare una raccolta speciale. Gli altri festeggiano e si divertono, lui – che ha solo 7 anni – deve accontentarsi di qualche sacco di immondizia. La vita lo mette alla prova sin da subito e le cose si complicano quando a 11 anni perde il padre e si ritrova sulle spalle la responsabilità di aiutare la madre a portare a casa i soldi per sfamare la numerosa famiglia. Di fatto l’infanzia, almeno come siamo abituati a considerarla, per lui non esiste. Eppure, anziché farsi schiacciare da un fardello così pesante, lui affronta tutto con un’energia e una generosità che riversa anche in campo, nell’unico sfogo che la sua giovane vita gli concede. Infatti entra a far parte della squadra dilettantistica del Suresnes, nella periferia occidentale di Parigi.  Fisicamente è il più piccolo di tutti, ma con l’umiltà e la determinazione riesce a colmare il gap con gli altri e guadagnarsi ben presto un posto da titolare. Così grintoso in campo e così timido fuori. “All’inizio pensavamo fosse muto. Quando gli parlavamo, lui non diceva nulla. Al massimo faceva un cenno. Ci chiedevamo se avesse capito, poi all’allenamento successivo metteva tutto perfettamente in pratica” (Pierre Ville, dirigente del Suresnes) Trascorre nove anni tra le fila del Suresnes, senza che nessuna delle società più importanti a livello giovanile si accorga di lui. “Non ha il fisico per giocare a calcio” è l’etichetta che superficialmente gli viene appiccicata addosso. E anche quando nel 2010, a 19 anni, Kanté viene ingaggiato dal Boulogne, nessuno lo ritiene in grado di far parte della prima squadra che milita nella Serie C francese. N’Golo viene aggregato alla formazione riserve, che gioca in sesta serie, ma non si scoraggia.