La partita FANTASMA ||| Cile-URSS 1973

Cronache Stories - A podcast by Cronache di spogliatoio - Lunedì

Questa è la storia di un no. Di una serie di no. Missing (1982) di Costa Gavras, con Jack Lemmon e Sissy Spacek – nel cuore della notte di una Santiago desertificata dal coprifuoco, vediamo correre un cavallo bianco inseguito da una camionetta di soldati, una scena assurda e poetica insieme, una specie di quel realismo magico sudamericano, un'atmosfera sospesa in una realtà squallida e disperata. il film racconta la storia del giornalista americano Charles Horman, freelance che viveva in Cile con la moglie, ucciso nei sotterranei dello stadio Nacional di Santiago, il 19 settembre 1973, e sepolto all'interno di un muro Salvador Guillermo Allende Gossens, il primo presidente dichiaratamente marxista a essere stato eletto in uno stato americano, eletto nel 1970 a capo di una coalizione di sinistra. Attira tante simpatie in tutto il mondo, ma il suo è un governo debole fin da principio, soprattutto perché le sue drastiche riforme sociali ed economiche piacciono sempre meno ai potenti del mondo. Soprattutto il programma massiccio di nazionalizzazioni che sottrae al controllo degli investitori esteri – leggi, gli USA – le miniere di rame, una delle principali risorse del Paese. Alle sette del mattino dell’11 settembre 1973 alcune navi della Marina militare cilena occupano il porto di Valparaíso, sull’Oceano Pacifico, mentre a Santiago le forze aeree e i carri armati dell’esercito fanno scattare l'”Operazione silenzio”, bombardando le sedi e le antenne di tutte le stazioni radio e tv. Alle 8.30 le forze armate dichiarano di aver preso il controllo del Cile. Le guida Augusto Pinochet, che Allende – ritenendolo un militare tutto d’un pezzo e fidato – ha nominato generale capo dell’esercito nemmeno un mese prima. Alle due del pomeriggio è tutto finito: Allende viene rinvenuto senza vita nel suo ufficio, ucciso da alcuni colpi di AK-47, un fucile regalatogli da Fidel Castro, con cui si è sparato due colpi (alla testa?).