Il caso Roald Dahl: è giusto riscrivere i libri diventati «scorretti»?

Giorno per giorno - A podcast by Corriere della Sera – Francesco Giambertone

La casa editrice di uno degli autori più amati da bambini e ragazzi di tutto il mondo (scomparso da oltre 30 anni) ha deciso di togliere dalle sue opere ogni parola che possa risultare offensiva. Spariranno quindi i riferimenti a genere, razza e peso. Matteo Persivale spiega perché nei Paesi anglosassoni c’è una sensibilità così elevata su questo tema. Mentre il romanziere Piersandro Pallavicini racconta come ha scelto di regolarsi per i suoi libri.Per altri approfondimenti:La casa editrice censura Roald Dahl: tolte le parole “grasso” e “brutto” dai suoi libriTu digli a quel coso: il caso Dahl e Gianni MorandiCancel culture: il politicamente corretto ucciderà la letteratura?